Introduzione agli Uffici Postali |
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ANNO 1814 GIUSEPPE GARIBALDI… PARMIGIANO Il Direttore del Demanio. |
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di Enrico DALLARA | |||||||||||||||
Il 14 febbraio 1814, nell’ex Ducato di Parma, viene istituito un Governo Provvisorio in attesa della organizzazione del futuro Congresso di Vienna e della presa di Potere di Maria Luisa. Dal 16 al 18 Febbraio lo stesso governo provvisorio istituì diverse cariche, a cui vennero affidate i vertici del nascente Stato parmense. Tra questi, figura un certo Giuseppe Garibaldi, di nuova nomina, come Direttore dell’Amministrazione del Demanio. Questa carica importantissima all’epoca Ducale permetteva di gestire sia il controllo sulla riscossione delle tasse, sia il patrimonio dello Stato. Ad esso dovettero assoggettarsi tutti le figure amministrative che, in qualche modo interferivano con le proprietà dello Stato. Si trattò in sintesi di un capo esattore per ogni debito con lo Stato, e il nostro Giuseppe Garibaldi non impiegò molto a far sentire il proprio peso. Nella Gazzetta di Parma del 16 Aprile 1814 venne pubblicato un documento con le nuove regole per la riscossione dei debiti a favore dello Stato in cui vengono lasciati soli 5 giorni per poter risolvere la questione debitoria, altrimenti si interviene di diritto. L’efficienza del Garibaldi stesso fù così alta che, anche a seguito delle prime rotazioni di cariche, lo stesso rimase imperterrito al proprio posto, così come confermato da specifico editto del 15 Giugno 1814. Di Giuseppe Garibaldi, parmigiano, però non se sentirà più parlare in epoche successive. Forse lo zelo applicato in quei momenti tumultuosi del dopo Napoleone, non erano considerati così rilevanti nelle epoche successive. E la carica che gestirà in futuro la “FERMA MISTA” sarà lasciata ad altri funzionari. Quello che rimane però del “nostro” eroe dei due mondi, sono le lettere spedite quando egli occupò proprio quella particolare posizione. A quel momento, il vero Eroe dei due Mondi, aveva solo 7 anni (Nacque nel 1807) e non poteva certo occupare cariche amministrative per conto di qualsiasi amministrazione. In particolare in questa riportata sotto del 23 Maggio 1814, in cui scrive, in porto pagato (Tassa di 3 decimés ahimè al verso) al Sig. Tommasini Ricevitore del Demanio a Piacenza: “In seguito ad una conferenza che ho avuto o Signore, coi membri Componenti il Governo Provvisorio rispetto al contenuto nella di lei lettera qui contro citata ne risulta che Ella deve continuare a guardare in Cassa tutto quanto ha e quanto Riceverà. Ella mi farà conoscere col corriere che parte Domenica sera da Piacenza l’ammontare preciso dell’effettivo denaro che avrà in cassa. Qualunque sieno le ricerche ed anche in caso che qualche autorità gli volesse far fare una verifica nessuno può ordinare il versamento alla Cassa fuorchè il Governo Provvisorio, ma con il mio mezzo però. Questo le serva di regola.”
Enrico Dallara |
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