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Le tariffe ducali di Maria Luigia, 1814: il primo anno di Regno, due tariffe e tanta confusione |
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di Enrico DALLARA | ||||||||||||||
Con la Campagna di Francia si ebbe la definitiva disgregazione di tutto l’Impero Francese. Il 13 febbraio 1814 il Generale Austriaco Johan Nugent occupa Parma e dopo una debole resistenza, le truppe francesi lasciano definitivamente il Ducato nei primi di marzo - Il trattato di Fontainebleau (aprile 1814) assegnò il Ducato di Parma e Piacenza a Maria Luigia ancor prima del Congresso di Vienna. Il Governo venne retto da una Reggenza Provvisoria che dovette occuparsi anche della riorganizzazione del Servizio Postale. Il 12 maggio 1814 venne emesso un Decreto specifico di organizzazione delle tariffe postali in sostituzione di quelle Napoleoniche fino ad allora in vigore. Nel Decreto si pose l'accento su come il nuovo Governo volesse ridurre le tariffe presenti fino ad allora. Così in maniera molto semplice venne stabilito un "diritto d'impostazione per le lettere in circolazione nel Ducato, e per tutte le lettere provenienti dall'estero", senza alcuna distinzione fra i vari Stati.
Un po' forse timorosi di utilizzare il termina "Lira" i governanti stabilirono una tassa di 12 soldi per le lettere circolanti nel Ducato (o meglio ne' due Ducati) ed una tariffa di 18 soldi per tutte le lettere provenienti dall'estero.
Così il Ministro Magawly-Cerati il 21 settembre 1814 emise uno specifico ed elaborato Decreto sulle tariffe postali, che, alla stregua di quanto già applicato dai nascenti Stati Italiani, differenziava le tariffe in funzione degli Stati di destino (o di arrivo) e delle distanze. Per la prima volta si applica una tariffa unica alle lettere dirette in Italia, non ancora entità politica, ma geografica. Questa normativa fu così completa ed efficace che venne modificata solo nel 1847, quando alleanze e situazioni geopolitiche costrinsero a rivedere le tassazioni verso paesi "alleati".
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