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Una perforazione a settimana:

OLD ENGLAND - BOLOGNA - (O5)

di Gianluigi RONCETTI

fori piccoli diam.07 mm - fori grossi diam. 1,1 mm
n. 20 fori - misure mm.13,2x8,4 - 13,6x9,- periodo utilizzo 1906 - 1941

“Old England” è uno storico marchio commerciale di grandi negozi d’abbigliamento di stile inglese, forniti di vasti assortimenti di capi in parte importati dal Regno Unito. Famoso è stato il grande magazzino “Old England” di Parigi in Boulevard des Capucines, aperto nel 1867, che ha chiuso i battenti soltanto nel 2012 dopo 145 anni d’attività.

In Italia il marchio era presente con negozi in alcune città, ma solo il grande magazzino di Bologna di Via Indipendenza ha usato perfin tra il 1906 e il 1941, in base a quanto ci è finora noto.

Dalla pubblicità dell’epoca si vede che tra i prodotti di punta c’erano gli impermeabili di ogni tipo e per ogni esigenza, ma un altro settore particolarmente sviluppato era quello dell’abbigliamento e attrezzature per tutti gli sport.



Lato esterno ed interno di un cartoncino doppio anni ’30, del magazzino “Old England” di Bologna, che pubblicizza i loro impermeabili

Il magazzino aveva anche un reparto valigeria, un altro di lingeria, ed era in grado di fornire abbigliamento e impermeabili su misura col suo reparto di sartoria. Al pari di altre ditte dell’epoca, aveva sviluppato notevolmente anche la vendita per corrispondenza, e allo scopo pubblicava periodicamente un bel catalogo.

Dei negozi sparsi in varie città, sappiamo che è sopravvissuto quello di Roma esistente già nel 1906 in Via Nazionale 115, (oggi quel tratto è Via 4 Novembre) a due passi da Piazza Venezia. Attualmente il negozio è ubicato in Piazza Irnerio ad alcuni chilometri dal centro.

“Old England” Roma

 

Genova, 4.6.06, collezione P. Campani - (riutilizzo)
sotto: il retro della busta


Bologna, 28.1.25, collezione P. Campani

Bologna, 30.3.27, collezione P. Campani

Bologna, 2.11.29 - Busta con apertura a strappo contenente
la fattura illustrata sotto

Asportando l’angolo perforato, il lato destro della busta veniva tranciato da un cordoncino fissato all’angolo stesso e ancorato a quello in basso. Eseguendo l’operazione, si estraeva forzatamente insieme all’angolo della busta, anche il biglietto di cui mostriamo le due facce, assicurando in tal modo un ingegnoso effetto pubblicitario. Collezione E. Bertazzoli


Bologna, 23.5.30, Collezione E. Bertazzoli


Bologna, 28.12.30, collezione C. Arlenghi

Bologna, 10.V.32, collezione M. Di Benedetto

Bologna, 17.2.33, collezione C. Arlenghi

 

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