La AMONN è una delle poche aziende italiane che vanta oltre duecento anni d’ininterrotta attività, sempre saldamente gestita dalla stessa famiglia. Infatti, è stata fondata da Johann Jakob Amonn nel 1802 a Bolzano, già all’epoca città importante della Contea asburgica del Tirolo. Il primo passo fu l’apertura di un negozio di generi coloniali nell’odierna Piazza Municipio. Nel 1836 Johann Carl subentra al padre Jacob. Nel 1849 la ditta viene denominata J.F. AMONN, dal nome di Johann Filibert Amonn nipote del fondatore e figlio di Carl, denominazione aziendale che mantiene tuttora.
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Il marchio risulta molto simile a quello della Bayer
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Nel 1891 Emil, figlio di Johann Filibert subentra al padre alla guida dell’azienda, e in seguito acquista una tipografia, che consentirà di produrre in proprio generi di cancelleria, di cui già in precedenza la ditta si occupava.
Nel 1913 l’azienda passa nelle mani di Erich e Walter Amonn. Nel 1921 viene acquistata una legatoria e aperto un negozio di colori, mentre nel 1931 si costruisce una fabbrica di prodotti chimici per l’agricoltura. Con l’arrivo della guerra, nel 1943 le attività vengono trasferire a Merano, Terlano e Appiano località ritenute più sicure. Infatti nel 1944 a Bolzano la sede sociale viene colpita dai bombardamenti, e verrà ricostruita nel 1946. Nel 1952 la J.F. AMONN Società per Azioni festeggia il 150° anno di fondazione e aumenta a cento milioni di lire il proprio capitale sociale, che negli anni Trenta e Quaranta, come Società Anonima, era prima di cinque milioni e poi di sei milioni di lire.
Trascuriamo di parlare dei successivi importanti sviluppi delle numerose attività della società in settori economici anche molto diversi fra loro, con acquisizione e cessione di aziende, sia in Italia che all’estero poiché, per quanto di nostro interesse, lo spazio temporale è limitato all’uso dei perfin da parte della ditta nell’arco di 18 anni, tra il 1925 e il 1943. Probabilmente, col trasferimento dell’attività a Merano nel 1943 l’operazione di perforazione dei francobolli era diventata difficoltosa e fu abbandonata.
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Il negozio nell’attuale Piazza del Municipio di Bolzano in una foto d’epoca tratta dal sito aziendale |
Nell’intero periodo d’uso dei perfin la perforazione è sempre rimasta invariata, come si rileva dai documenti dei vari reparti aziendali: Agricoltura, Alimentari, Insetticidi, Tipografia e commercio carta, Coloniali - Droghe - Colori e affini, nonché forniture alberghiere, che ancora oggi sono uno dei punti di forza dell’azienda.
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Bolzano, 3.5.34, collezione C. Arlenghi |
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Bolzano, 4.10.1935, collezione M. Di Benedetto |
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Bolzano, 13.12.1935, collezione C. Arlenghi |
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Bolzano, 5.1.1936, collezione C. Arlenghi |
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Bolzano, 11.1.36, collezione E. Bertazzoli |
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Bolzano,21.8.1936, collezione E. Bertazzoli |
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Bolzano, 11.9.1936, collezione E. Bertazzoli |
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Bolzano, 12.5.1937, collezione E. Bertazzoli |
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Bolzano, 3.6.1937, collezione P. Campani |
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Bolzano, 17.4.1942, collezione P. Campani |
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Bolzano, 16.3.1943, collezione C. Arlenghi |
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retro fattura |
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Aerogramma degli Stati Uniti spedito da Los Angeles a Nervi nel 1963 all’Hotel Savoia Beeler e di qui rispedito in Svizzera, applicando una delle tante etichette della Amonn, collezione E. Bertazzoli |
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