L’epoca eroica del Postino
La pur recente immagine fotografa il periodo (da "La storia postale di Torri del Benaco" di Paolo Loncrini , Comune di Torri del Benaco, 1999): egli si presenta in perfetta divisa anche nei casolari più sperduti, raggiunti a piedi o in bicicletta, e il suo arrivo è pur sempre un avvenimento: consegna la posta al capofamiglia attorniato dai suoi congiunti curiosi e festosi, ma pur sempre rispettosi di una figura che rappresenta l’autorità dello Stato.
Se poi la lettera era di un ente pubblico con “tassa a carico”, spesso il postino la pagava di tasca propria barattando l’esborso con delle uova. Capitava talvolta che venisse pregato di leggere anche il testo della missiva, e in questo caso il postino assumeva la figura di mediatore culturale capace, specie per le lettere statali e dai fronti di guerra, di rendere con parole comprensibili e umane fumosi testi burocratici e notizie drammatiche.
Un mondo perduto per sempre, dove ognuno aveva piena coscienza del suo ruolo nell’ambito della società, una posizione che accettava senza porsi domande.
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