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  Uffici postali e bolli della provincia di Pistoia:
CALAMECCA
di Enrico Bettazzi

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AGGIORNAMENTO: 23-09-2024

L'UFFICIO POSTALE DI CALAMECCA

Cartolina panoramica del paese spedita nel 1911 (coll. P.Bresci)

Calamecca è un piccolo borgo del Comune di San Marcello Piteglio (Pistoia), a 693 mt sul livello del mare.
Si staglia su un declivio roccioso vicino alla sorgente del fiume Pescia nell’Alta Val di Forfora ed è circondata da una rigogliosa vegetazione prevalentemente di castagno. Come tutti i borghi montani ha subito negli anni uno spopolamento dovuto alla posizione decentrata rispetto alle strutture produttive. La piccola comunità di residenti (72 abitanti nel censimento del 2011) è riuscita a mantenere una forte identità, grazie anche all’opera attiva della Pro Loco. Il paese, molto curato, è riuscito a tenere aperto l’ufficio postale, altrimenti vittima delle ristrutturazioni di questo inizio secolo.
Campeggia ancora l’insegna a bandiera dell’ u.p. con l’indicazione del frazionario attribuito.

La sede dell’ufficio è posta in cima ad una salitina che dalla piazza principale va verso Via dell’aia.
E’ stata mantenuta l’apertura una volta a settimana, il mercoledì mattina, con la presenza di un impiegato che viene distaccato dall’ufficio cittadino di Pistoia 2, sito nelle vicinanze della stadio comunale a Pistoia, che funge da “hub” per diverse piccole realtà montane.
Svolge le funzioni essenziali, non ha sportello Postamat.

L’attuale sede lo è almeno dagli anni cinquanta del secolo scorso, come testimonia questo particolare tratto da una cartolina, formato grande, di quel periodo.

Cartolina “Saluti da…”. Nelle due immagini a destra si intravede l’insegna a bandiera ancora presente.
(coll. P. Bresci)


Immagini tratte dal sito di Poste Italiane

 

NOTIZIE STORICO POSTALI


Tabella riassuntiva delle note storico postali rielaborata su indicazioni forniteci da Alcide Sortino (A.N.C.A.I.)

 



Istituzione della Collettoria di 1ª classe. In Bullettino n. XXIV (1898)

Calamecca è stata aperta come Collettoria di prima classe il primo dicembre del 1898, aggregata all’ufficio postale di Piteglio; il 14 ottobre 1900, con il Regolamento organico n. 374, le Collettorie 1ª sono ridenominate Uffici postali di 3ª classe, così per Calamecca, che nel 1904 le viene associato anche il servizio telegrafico con orario limitato.



Istituzione dell’ufficio telegrafico in data 16/6/1904. In Bullettino n. XXXI (1904)

Elevato nel 1910 a ufficio postale di 2ª classe.

Con la riforma organica del 1912 l'ufficio è ridenominato Ricevitoria di 1ª classe; ha assegnato il numero frazionario 25/20 (25 per la provincia di Firenze a cui il circondario pistoiese apparteneva, 20 in ordine alfabetico per gli u.p. fiorentini).
Nel 1922 appare nell’elenco ministeriale come Ricevitoria di 2ª, così rimane anche per quelli seguenti; con l’istituzione della Provincia di Pistoia (1927) avrebbe dovuto cambiare il frazionario, ma le poste pistoiesi rimasero dipendenti dalla Direzione postale fiorentina (per ragioni organizzative/contabili), così che solo dopo il 1951 fu attribuito a Pistoia il “nuovo” frazionario 85, ripartendo con la numerazione degli uffici dal 101.

Frazionario non proprio nuovo l’85, in quanto riciclato post guerra dalle perdute colonie (l’85 era stato attribuito ante guerra alla provincia etiopica di Galla e Sidama). Il numero assegnato a Calamecca è il 114 (come indicato nell’insegna).
Agenzia nell’elenco del 1954, così come in quello del 1997 (con la riforma del 1980 era stato catalogato come Ufficio di minore entità, ultimo basso punteggio attribuitogli 1988/1993 pari a 395).

Il C.a.p. è stato quello generico attribuito alla montagna pistoiese e cioè 51010, poi con l’attribuzione, per facilitare la distribuzione, di quello del Comune di appartenenza ha assunto il 51028, ora dato al Comune riunito di San Marcello /Piteglio.



Elenco ministeriale del 1913

Elenco ministeriale del 1930: Calamecca coi servizi postale e telegrafico


Le immagini estrapolate dai bollettini e pubblicazioni ministeriali sono tratte dal sito dell’Istituto di Studi Storici Postali di Prato, a cui vanno i più sentiti ringraziamenti.

Così come si ringrazia la disponibilità del Presidente del Circolo Filatelico Numismatico di Pistoia , Paolo Bresci, per averci fornito le immagini tratte dalle cartoline della sua collezione.

Enrico Bettazzi
23/09/2024

 

SITOGRAFIA

A. SORTINO, Il numero a frazione in provincia di Pistoia. Introduzione.
https://www.ilpostalista.it/pistoia/987.htm

https://www.issp.po.it/uffici/

https://it.wikipedia.org/wiki/Calamecca

http://www.calamecca.it/

https://www.ilpostalista.it/pistoia/964.htm

CATALOGO

MARCOFILIA

Il primo timbro adoperato è stato il tondo riquadrato a cui è seguito il “tipo guller” a lunette vuote piccole con l’indicazione della provincia, allora Firenze. Naturalmente a seguito della istituzione di quella di Pistoia nel 1927, è stato modificato il “tipo guller” con la nuova indicazione provinciale. Come per molti piccoli uffici della montagna tale timbro ha avuto una prolungata esistenza, fino agli anni 50/60 del secolo scorso.

E’ stato poi utilizzato il “tipo Conalbi”, grande (cm. 3 di diametro) a doppio cerchio: per Calamecca con indicazione dell’anno a quattro cifre. Con la “normalizzazione” del 1967/69 sono stati distribuiti i nuovi datari riportanti l’indicazione del codice di avviamento postale (51010 generico) e l’indicazione alfabetica (degli sportelli presenti); nel caso di Calamecca dovevano essere due, A e B.

Ancora presente allo sportello il timbro datario con indicazione POSTE ITALIANE (che ha “sostituito” il corno postale con la trasformazione in Spa), con lettera B ( si presume quindi consegnato anche la A). Questo reca ancora il Cap generico mentre avrebbe dovuto adeguarsi con l’indicazione del nuovo Cap 51028, invece correttamente presente sulla etichetta stampata dalla macchina di sportello Pitney Bowes.

SEGNI UTILIZZATI NELLE DIDASCALIE

Ω immagine del corno postale * asterisco * stella ▪ punto quadrato
periodo di utilizzo(tra parentesi), ove possibile prima e ultima data conosciuta reperita
Le immagini riportate sono dei soli timbri reperiti.

Si ringraziano: ASPOT (Ass.per lo studio della Storia Postale Toscana) ed in particolare S. Giovacchini e A. Càroli; A.N.C.A.I. (Ass. Naz. Collezionisti Annullamenti Italiani) e in particolare A. Sortino per la consulenza e per la tabella riassuntiva con le note storico postali; Filatelia e Francobolli Forum, in particolare R. Bodo; in generale i soci del CFNP, per le segnalazioni in particolare di P. Bresci e D. Ciullini .
Si ringrazia il personale di Poste Italiane Spa per il supporto fornito.
Alcune delle immagini sono state rintracciate in siti ed aste online (Ebay, Delcampe).
In generale per la tipologia e il periodo di uso dei timbri si rimanda ai fondamentali scritti di M. Pozzati apparsi su L’Annullo (nn. 153-156) e ora ne Il Postalista al link: https://www.ilpostalista.it/marcofilia/marcofilia_a01.htm

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