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  Uffici postali e bolli della provincia di Pistoia:
PONTEPETRI
di Enrico Bettazzi

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AGGIORNAMENTO: 22-07-2024 nuove date ed immagini (in verde)


Pontepetri è la prima località del Comune di S. Marcello che incontriamo risalendo da Pistoia, passata la valle del Reno. Una frazione posta su un bivio tra la vecchia strada granducale che porta al valico di Abetone per Modena e una “traversa” che invece continua per Porretta e Bologna. Snodo stradale che ha meritato un proprio ufficio postale perché nel novecento alcuni importanti personaggi soggiornavano nei paraggi ed avevano bisogno di un comodo posto ove far transitare le loro comunicazioni: rammentiamo oltre all’on. Morelli Gualtierotti, l’industriale polivalente Giannino Giannini. Quest’ultimo vulcanico imprenditore pistoiese spaziò in vari campi merceologici, tra cui l’industria del ghiaccio naturale, che trovava nelle acque del fiume Reno e nel freddo proverbiale di quella vallata che va da Le Piastre a Pontepetri la sede più ovvia per tale produzione. Sulle alture intorno, per sua iniziativa, furono piantate ampie abetaie (un altro dei tanti interessi economici di Giannini era il vivaismo). Inoltre fu costruito tra gli abeti un grosso complesso alberghiero, che era il buon retiro estivo dell’imprenditore: all’albergo fu dato il nome di “Paradiso”, poi quando quei bei tempi pieni di progetti passarono, divenne la Colonia montana “Toniolo”.

Ormai tutte queste imprese sono finite e la montagna ha ripreso il sopravvento, lasciando pochi abitanti a queste frazioni montane che solo con l’innalzarsi attuale delle temperature hanno rivisto i villeggianti dei primi anni del secolo andato.

NOTIZIE STORICO POSTALI

Sopravvivono piccoli uffici postali, quasi sempre monosportello e ad orario limitato, dopo che nel 2015 circa Poste Italiane ne aveva previsto la soppressione per evidenti ragioni di budget economico, ma che grazie alla “ sollevazione” dei residuali residenti fu arginata con il compromesso di riorganizzarli limitandone gli orari e i servizi.

L’ufficio postale di Pontepetri fa parte di questi uffici, che esistono ancora con personale distaccato da alcune filiali del capoluogo pistoiese che fanno da “hub” fornendo il personale nei giorni di apertura.
L’ufficio, monosportello e privo di postamat, è ora aperto solo il mercoledì, in turno mattutino.



L’attuale sede dell’ufficio postale in Via Pozzo Verde.



Tabella riassuntiva rielaborata su dati di Alcide Sortino.

A Pontepetri (inizialmente trascritto Ponte Petri) venne istituita una collettoria di 2ª classe il 1 Novembre 1884 il cui ufficio di riferimento ed appoggio era quello di S. Marcello Pistoiese, ufficio peraltro di una certa rilevanza per la montagna fin dai tempi granducali.

La presente tabella, come le successive, sono tratte dalle originali pubblicazioni ministeriali, ora online nel sito dell’Istituto di Studi Storici Postali di Prato (ISSPPo). (Bullettino n.12/1884)

Per maggior vicinanza, nel 1891 essendo Bardalone divenuto Ufficio di 2 classe (1/10/1890), fu aggregato a questo: le collettorie svolgevano solo pochi servizi postali e quindi necessitavano di un appoggio su di un ufficio viciniore. La posta accettata nel territorio della collettoria veniva timbrata col timbro lineare corsivo e l’ufficio di riferimento vi apponeva poi il timbro datario.



Dal 1/12/1891 Pontepetri fa riferimento all’U.P. di Bardalone (Bullettino n.XI/1891)

Con il regolamento n. 374 del 14 ottobre 1900, le Collettorie 2ª classe furono denominate Collettorie Uniche, mentre quelle di 1ª divennero Uffici Postali di 3ª classe.

Al 1/11/1902 Pontepetri venne trasformato in Ufficio postale di 3ª classe e circa un anno dopo fu istituito quindi anche un ufficio telegrafico, ad orario limitato, riunito in pari data a quello postale.



Istituzione di ufficio telegrafico in data 9/12/1903 (Bullettino n.IV, 1904)

Dopo la riforma del 1912, con cui si riclassificarono gli uffici postali, diventa Ricevitoria di 3ª classe. Gli venne assegnato il numero frazionario fiorentino 25/149. Col 1 ottobre 1913 venne elevato a Ricevitoria di 1ª classe, diventando autonomo; dal 1922 venne riclassificato Ricevitoria di 2ª classe. Tale rimase come si evince nell’Elenco ministeriale del 1943.



Elenco ministeriale del 1943 (online in ISSP)

Nel 1951, quando Pistoia assunse piena autonomia contabile da Firenze, a Pontepetri venne assegnato il nuovo frazionario pistoiese 85/173.
Nell’Elenco ministeriale del 1954 appare come Agenzia.

Enrico Bettazzi
20/07/2024

 

Marcofilia

La collettoria di 2ª classe fu istituita nel 1884, con l’utilizzo di timbro lineare corsivo, come si evince dal catalogo relativo redatto da Vanni Alfani, in bibliografia. Con le nuove disposizioni per l’ampliamento dei servizi anche per questa tipologia di uffici, nel 1893 tutte le collettorie di 2ª classe furono dotate di bolli datari propri, circolari o meglio tondo riquadrati. Non si hanno tracce di utilizzo, né indicazioni certe di quale tipologia di bollo venne usata fino alla data certa del 1901 per il tondo riquadrato (catalogo Gaggero /Prudenzano).
Sono poi seguite le tipologie consone ai singoli periodi di utilizzo, col tipo guller che è passato da quello col frazionario fiorentino a quello con la neo costituita provincia (1927). Questo ha avuto una lunga vita, come per molti altri piccoli uffici della montagna, è sopravvissuto ben oltre il secondo do-poguerra, sostituito poi dal tipo Conalbi. Con l’introduzione del C.a.p. e la “normalizzazione” del 1967/1969, è stato introdotto il generico 51020 della montagna pistoiese e la lettera distintiva almeno fino alla “D”. Attualmente l’ufficio ha ancora in uso un timbro con dizione Poste Italiane e lettera D, per cui si suppone che abbia avuto l’intera dotazione alfabetica A-D dal 1969 in poi .
L’ufficio non ha avuto in dotazione annulli meccanici , né annulli speciali.
Nonostante le trasformazioni territoriali degli ultimi tempi (riunione dei Comuni di Piteglio e San Mar-cello P.se), non sembra che sia stato recepito nei timbri il nuovo C.a.p. che identifica il neo Comune aggregato , che è il 51028, come appare correttamente nella TP Label e nell’indirizzo sul sito di Poste Italiane.

SEGNI UTILIZZATI NELLE DIDASCALIE

Ω immagine del corno postale * asterisco * stella
periodo di utilizzo(tra parentesi), ove possibile prima e ultima data conosciuta reperita

Si ringrazia Alcide Sortino, attuale presidente ANCAI, per la tabella con le note storico postali, la consulenza e la documentazione fornitaci.
Si ringraziano: ASPOT (Ass. per lo studio della Storia Postale Toscana) ed in particolare A. Caroli ; A.N.C.A.I. (Ass. Naz. Collezionisti Annullamenti Italiani) e in particolare A. Sortino e C. Grossheim ; Filatelia e Francobolli Forum, in particolare R. Bodo; in generale i soci del CFNP ed in particolare D. Ciullini e P. Bresci per le immagini fornite.
Si ringrazia il personale di Poste Italiane Spa per il supporto fornito.
Un particolare ringraziamento a Roberto Monticini e Carlo Grossheim per le preziose indicazioni marcofile e storico-postali.
Alcune delle immagini sono state rintracciate in siti ed aste online ( Ebay, Delcampe).
In generale per la tipologia e il periodo di uso dei timbri si rimanda ai fondamentali scritti di M. Pozza-ti apparsi su L’Annullo (nn. 153-156) e ora ne Il Postalista al link:

https://www.ilpostalista.it/marcofilia/marcofilia_a01.htm



BIBLIOGRAFIA e SITOGRAFIA

G. GAGGERO – R. MONDOLFO, Storia postale italiana. Le collettorie postali del Regno d’Italia. Catalogo dei bolli e degli annullamenti, Spoleto, 1970

V. ALFANI, Catalogo dei bolli ed annullamenti della Toscana 1700‐1900 (collettorie e tondo‐riquadrati) , Prato, 2010

P. SALETTI, Lodovico Josz, incisore di bolli postali in una famiglia di artisti, Roma, 2013

Gli articoli di M. POZZATI su Il Postalista

https://www.ilpostalista.it/marcofilia/marcofilia_027.htm

https://www.ilpostalista.it/marcofilia/marcofilia_027a.htm

F. FILANCI, La bolzetta vien dalla campagna, in Storie di Posta, 2010, ora anche in
https://www.ilpostalista.it/timbro_e_fischetto.pdf

https://www.ilpostalista.it/arezzo/arezzo_0300.htm