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Figlio d’arte, nel 1963 ereditò dal padre Nello, l’impegno nel servizio di Stato. Per venti anni, puntuale, meticoloso, regolare, consapevole del suo compito, col berretto d’ordinanza in testa ed il sacco postale in spalla o nel carrettino, ha divorato chilometri tra la stazione ferroviaria e l’ufficio, per ritirare e consegnare la posta.

Prima che le ferrovie di stato attivassero la fermata postale di San Mommé, la corrispondenza si fermava a Piteccio e l’Assunta Danti, Cesarino Di Melle e Nello Stilli, i procaccia di allora, erano costretti a farsi la quotidiana scarpinata fin laggiù.

La storia di Giorgio, procaccia postale finisce nel 1983 con la soppressione del servizio ....
.... Che nostalgia !

Foto tratta dal libro di Maurizio Panconesi : “PORRETTANA TREKKING”.