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R.S.I. - La posta da campo a Pistoia | ||||||||||||||
Enrico Bettazzi | ||||||||||||||
PERCORSO: le schede > Posta Militare e dintorni > questa pagina Dopo l’ 8 settembre 1943 l’organizzazione della posta militare risentì del clima di incertezza che aveva travolto l’intero Paese. La nuova numerazione fu stabilita in tre cifre, partendo dal n. 704, unico pari, al n. 897. Pertanto gli uffici postali con numero a tre cifre identificativo della Posta da Campo vennero assegnati ad entità territoriali localizzate (Comandi Regionali e Provinciali) a cui erano aggregati organizzativamente Enti politici (ad es. La GNR), di carattere militare o unità militari presenti in loco. Dal Comando Regionale dipendevano più Comandi Provinciali; gli uffici di Posta da Campo (PdC) ebbero quindi una assegnazione stabile con funzione di concentramento non solo per i reparti territorialmente collegati, ma anche per quei reparti combattenti in movimento col fronte e che transitavano in quel territorio. Il Comando regionale in Toscana, di base a Firenze, ebbe il numero di PdC n. 765, che oltre al 201° Comando Militare Regionale, serviva anche il 44° Comando Militare Provinciale, sempre con base nel capoluogo toscano. Il comandante era il generale Enrico Adami Rossi. Anche Pistoia ebbe il proprio ufficio di posta militare, assegnato al 45° Comando Militare Provinciale, al comando del Colonnello (poi generale) Gigli. L’inizio della Posta da Campo viene concordemente stabilito al 1° gennaio 1944; l’assegnazione della posta da campo a Pistoia viene anticipata nella stessa opera da Buzzetti (vedi bibliografia), con assegnazione del numero fin dal 15 novembre 1943, corretto poco sotto dallo stesso autore al gennaio 1944. Buzzetti riporta, nella sua fondamentale opera sulla posta militare in RSI, anche la data di chiusura dell’ufficio di PdC: 13/9/44. In questo caso, probabilmente la data, tratta da documentazione ufficiale della RSI riguardante le date di stralcio degli uffici, è da correggersi con una maggior attinenza alla storia militare del territorio pistoiese. Infatti l’ 8 settembre 1944 avviene la liberazione della città e l’ufficio di PdC sarà stato anticipatamente chiuso. E’ da considerare che con il luglio 1944 il territorio pistoiese passa come zona di guerra e quindi è sotto il diretto controllo delle forze armate germaniche, con tutte le conseguenze organizzative che tale dichiarazione comporta. Già col maggio del ‘44 gran parte degli apparati amministrativi della RSI si erano dissolti con l’avvicinarsi del fronte e la conseguente emigrazione di strutture e famiglie più direttamente coinvolte con la Repubblica Sociale verso il Nord Italia.
Da correggere nella indicazione sovrastante di Buzzetti, oltre alle date ufficiali con quelle dette di effettivo utilizzo, anche l’indicazione del Distretto Militare collegato che dovrebbe essere il n. 84 e non l’85 (sino al marzo 1944 presso la Caserma Ferrucci in Piazza S.Lorenzo).
BIBLIOGRAFIA L. BUZZETTI – P. VIRONDA, Repubblica Sociale Italiana. Poste da campo e feldpost. 1943-1945, Milano, 1997 a cura di M. FRANCINI, Pistoia fra guerra e pace, Pistoia, 2005 A. CARLESI, Pistoia nella RSI. Gli Uomini – Le Istituzioni (1943-1944), Milano, 2016. A. ROSSI, Sfollati toscani in Valtellina, in Farestoria n.22 (1994). G. PISANO’, Io fascista, Milano, 1997 C.O. GORI, Gli irriducibili fascisti pistoiesi della Valtellina, in Microstoria n.33 ( gen/feb.2004).
Enrico Bettazzi
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