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Cartoline di Pistoia: le quattro porte | |||||||||||||||||
Paolo Bresci | |||||||||||||||||
PERCORSO: le schede > Cartoline di Pistoia > questa pagina Le quattro porte della città, in epoca medievale, erano gli accessi (o le uscite) dalla città attraverso varchi nella cinta muraria, muniti di portoni fortificati, chiusi durante la notte e in caso di pericolo. Spesso le mura formavano un quadrilatero, che proteggeva la città. Anche Pistoia aveva le sue quattro porte, inizialmente situate agli angoli del quadrato della terza cerchia muraria, costruito in epoca medicea. Le quattro porte di cui presentiamo le immagini, tutte demolite, si trovavano però già spostate di lato e non più agli angoli. Il sistema difensivo era cambiato con l’avvento dei bastioni. Ne rimane una preziosa testimonianza a Lucca, dove la cinta muraria è rimasta praticamente intatta e dove si può ammirare la tipologia caratteristica della fortificazione con i contrafforti, nati per proteggere le ‘’sortite’’ e i punti di fuoco (cannoniere). A Pistoia le mura non sono mai state troppo apprezzate. Finché servirono come baluardo per il controllo dello scambio delle merci e per il conseguente dazio da imporre a chi le volesse portare in città, resistettero. Dal 1909, con l’abolizione della cinta daziaria e sulla scia delle vicende di Parigi e di Firenze che avevano deciso di creare ampi varchi di accesso al centro cittadino, si cominciò a prospettare l’eventualità di abbattere non solo le porte ma anche tratti di mura. Ci furono critiche e oppositori che fecero ritardare e anche interrompere i lavori di demolizione, ma ormai la decisione era presa e si diede luogo all’abbattimento delle porte e all’apertura di varie brecce nelle mura, considerate spesso un ostacolo per la viabilità e un impegno gravoso per la manutenzione.
Una quinta porta viene considerata la ‘’porta Barriera’’ , ma in realtà si tratta di una breccia aperta nel 1865 nel tratto sud della cinta muraria per dar sfogo alla nuova strada che partiva dalla stazione e sarebbe stata collegata direttamente con il centro della città. Invece della porta fu costruita una cancellata con adiacente un edificio adibito ad ufficio del dazio per il passaggio delle merci. 5 marzo 1789 - Presso la porta Carratica - E' già passata la mezzanotte e la città è chiusa, dentro le sue mura, con le porte sbarrate e le guardie di sentinella, all'interno, a svolgere il loro turno di lavoro. Ad un tratto qualcuno bussa in maniera ''strepitosa''... viene aperta una piccola porticciola... compare una ''sporta'' con all'interno un bimbo che piange... guardia ed assistente decidono di prenderlo e portarlo subito all'ospedale… Paolo Bresci
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