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  1943. Da Fognano a Cefalonia
Enrico Bettazzi

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Talvolta i presentimenti sono cupi presagi. È il caso occorso al soldato Ezio Nesi di Fognano, in Comune di Montale.
Siamo nell’agosto del 1943; l’Italia ha già conosciuto l’invasione alleata della Sicilia e la caduta del suo governo ventennale; fosche nubi all’orizzonte del Paese. Ormai diffusa la sensazione di una fine del conflitto, così come iniziato, ma solo i vertici sanno, la nazione vive giorni di ansia per il suo destino.

Così questo sentimento generale si riverbera negli atteggiamenti e nel sentire di ogni italiano; Ezio, in attesa del congedo per raggiunti limiti di ferma, avrebbe quindi voglia di tornare a casa, ad aspettare assieme ai familiari ciò che verrà. Grande il sentimento verso casa, eppure il destino beffardo si accanisce e il soldato montalese vi percepisce qualcosa di negativo...Poco prima di tornare a casa viene richiamato al corpo; la sua unità è a presidio in Grecia, nell’isola di Cefalonia.

Sarà una delle unità resistenti dopo l’armistizio che di lì a poco sarà annunciato e come le altre, subirà la stessa sorte nella rappresaglia che i Tedeschi scateneranno nell’isola ionia.

Scrive così a casa Ezio, al padre Alfonso e al fratello Enzo, in data 10 agosto.

“Merano 10/8/43
Caro padre
Vi annuncio che se per molti giorni non ricevete mie notizie non state in pensiero perché a me tocca a seguire il mio destino e il mio ritorno è in Grecia perché mancano 2 giorni a 30 mesi. Vi lascio vostro figlio e sperando bene sempre rimango soffocato e non posso più scrivere vostro figlio Ezio”

Cartolina in franchigia postalizzata da ufficio postale di Merano in data 10/8/43.


“Merano 10/8/43
Mio caro fratello
Io sono partito molto contento ma per 2 giorni a 30 mesi mi viene proprio le lacrime agli occhi e parto tanto male volentieri ti bacio tuo fratello e prega molto il buon Dio perché sarà un addio eterno me lo sento in me perché con tutti i mesi passati in guerra non sono mai stato così male.
Ti lascio di vero cuore tuo Ezio”

Cartolina in franchigia postalizzata tramite ufficio postale di Merano il 10/8/43; riporta al mittente il reparto di appartenenza 33° Rgt. Artiglieria, 2 batteria obici, manoscritto P.M. 412 assegnato alla Divisione Acqui.


Il presagio diviene realtà: Ezio risulta essere tra i caduti, fucilato assieme ai commilitoni della sua batteria il 21.09.43.
Le sue due cartoline sono l'ultima testimonianza raccolta dalla famiglia.

Enrico Bettazzi
27/12/2021


BIBLIOGRAFIA E SITOGRAFIA

http://www.associazioneacqui.it/it/pagine/caduti/33oart.pdf

E.BETTAZZI- A.BOLOGNESI, Voci della memoria. Montale in tempo di guerra, Pistoia, 2009