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Pistoia città dei pulpiti | ||||||||||||||||||||||||||
Circolo Filatelico Numismatico Pistoiese | ||||||||||||||||||||||||||
PERCORSO: le schede > Cartoline di Pistoia > questa pagina Il 2 Dicembre 2017, in una chiesa di San Bartolomeo gremita da oltre duemila persone per la presentazione del libro “Pistoia Città dei Pulpiti”, edito dalla Giorgio Tesi Group, Philippe Daverio ebbe a dire: “I pulpiti ci raccontano la storia del nostro Paese nato attorno alla comunicazione, un Paese che sa ascoltare e parlare una lingua comune. Prima della televisione, prima della radio e dei microfoni, la Chiesa aveva già inventato degli altoparlanti: i pulpiti erano gli altoparlanti dell’epoca ed è da lì che è nato l’italiano”. A memoria di quella magnifica serata anche il nostro Circolo rende omaggio con le cartoline dedicate ai quattro arredi liturgici a cui Pistoia deve una delle sue più nobili identificazioni: il pulpito di S. Michele in Groppoli, attribuito alla scuola di Biduino (1193 circa), quello di San Bartolomeo, riferito a Guido Bigarelli da Como (1239/1250), l’opera del domenicano fra Guglielmo in San Giovanni Fuorcivitas (1270) e quella di Giovanni Pisano, che raccoglie l’eredita del padre Nicola e ne affina l’arte nel pulpito della Pieve di Sant’Andrea (1301). A questi si aggiunge il pergamo di San Zeno, il più antico, le cui prime tracce risalgono all’anno 1043, riscoperto e in parte ricomposto nella cripta del Duomo di Pistoia. Circolo Filatelico Numismatico Pistoiese BIBLIOGRAFIA E SITOGRAFIA https://www.discoverpistoia.it/pistoia-citta-dei-pulpiti-daverio/ Pistoia città dei pulpiti, Pistoia, 2017. Le cartoline fanno parte della collezione di Enrico Bettazzi.
A seguire vedute primi novecento del pergamo di Guido da Como e la sistemazione ad inizio del secolo passato della chiesa che lo ospita, S. Bartolomeo in Pantano.
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