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RUSSIA 1941 La Posta Militare Servizio logistico di un esercito in attività, dotato di propria organizzazione nonché di personale e mezzi di trasporto militarizzati. Fino a tutto l’800 il maggior interesse della posta militare era per le necessità di servizio: per i militari erano solo previste agevolazioni tariffarie – una tassa fissa non basata sulla distanza oppure le tariffe interne, una tassa ridotta per le lettere loro dirette, e dal 1866 la possibilità di spedire con tassa semplice a carico del destinatario – anche se ai tempi di Napoleone fu inventato proprio per loro il servizio delle reconnaissances, per la spedizione virtuale di denaro. In Italia la franchigia postale per le corrispondenze dei soldati fu introdotta per la prima volta nel 1896, per i militari in Eritrea, e ripresa durante ogni guerra successiva. La prima normativa unitaria sul servizio postale militare in caso di guerra risale al dicembre 1913, ma venne completamente rivista già nel maggio 1915, al momento di metterla in pratica. Nella prima Guerra mondiale furono creati appositi servizi pacchi per le truppe al fronte, e altrettanto avvenne durante la seconda Guerra mondiale; inglesi e americani introdussero invece un servizio a mezzo microfilm (vedi Airgraph e V-Mail). Alcuni Paesi, come Germania e Francia, hanno emesso speciali francobolli, cartoline o buste per regolare la concessione della franchigia ai militari; in altri casi sono stati emessi francobolli appositi per gli uffici di posta militare, per evitare speculazioni (ad esempio i PM italiani). Per la Marina, e specificamente le navi da guerra in acque estere, il servizio fu regolato dall’accordo del 25 luglio 1892; anche per i marinai in guerra furono approntate speciali cartoline, la prima delle quali con testi prestampati. (da http://www.accademiadiposta.it/it/dizionario-postale-e-filatelico-italiano.html) |
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