Quando si parla di prepotenza e prevaricazione, abbinate alla mendacità, viene spontaneo alterarsi pensando a chi le subisce.
Buona parte però di queste falsità quasi mai fanno la fortuna morale di chi le esercita.
Questo purtroppo sembra non valere, se non a distanza di molti decenni, per alcuni fatti relativi alla storia artica e anche, di conseguenza, alla filatelia artica.
Basti pensare a come ci hanno “marciato” Byrd, Peary e Cook e, fatto non secondario, alla propaganda formale sovietica relativa all’incontro, presso l’arcipelago di F. Giuseppe, tra il rompighiaccio “MALYGHIN” e l’AIR SHIP ZEPPELIN “LZ 127”.
Nell’immagine della cartolina n.1 le autorità russe hanno fatto sostituire la dicitura “ ZEPPELIN LZ 127” sul fianco del dirigibile con la scritta “CCCP”, facendone così un falso storico ad uso e consumo del popolo sovietico, ma, nel contempo, creando , paradossalmente, documenti di indubbio valore filatelico e/o collezionistico.
immagine n.1 |
Quando ho acquistato la cartolina n.1 ho chiesto spiegazioni al venditore che mi ha risposto ironicamente “...se non ti piace restituiscimela pure !”
Ma io, che ho ormai 68 anni, sono pieno di acciacchi, ma non mi ritengo ancora colpito da senilità demenziale, un “pezzo” così non me lo sono fatto di certo scappare !
immagine n. 2 |
L'immagine n.2 è relativa ad un documento ufficiale delle Poste sovietiche, ma il profilo dell’aeronave è quello dello “ZEPPELIN LZ 127”, anche se sulla fiancata del dirigibile compare la scritta “OSOAVIAKIM CCCP”.
Il periodo è relativo all’inizio della collaborazione fra l’URSS e U. Nobile. Quest’ultimo peraltro ammirava molto le tecniche costruttive dello ZEPPELIN ed era propenso a trarne spunti tecnici.
Ma il documento più carino e realizzato con sottile psicologia, è quello dell'immagine n. 3 ove si vedono le montagne, presumibilmente dell’arcipelago di F.Giuseppe, un grosso dirigibile, una tenda con slitta del popolo Nenetsi, insediato proditoriamente sulla Terra di F.Giuseppe, che, ricordiamo, non ha mai avuto una popolazione indigena, con una trasposizione di luogo molto ardita. Garbatamente defilata e stilizzata la sagoma del MALYGHIN, peraltro sfumata con il colore del mare.
Questa cartolina, inoltre, ha lo stesso retro della n.1 ed è della stessa serie, con tiratura di stampa limitata per ambedue i documenti.
Dopo aver presentato agli amici lettori e collezionisti di “TURIN POLAR”queste cartoline di propaganda, non mi resta altro che concludere che, a oggi, la propaganda e le sue falsità sono l’arma più micidiale !
Immagine n. 3, sotto: il retro della 1 e della 3