Storia Postale dello Stato Pontificio: non solo bolli... |
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Appunti sulla storia postale di BASSIANO - dalla origini all’adesione al Regno d’Italia - |
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di Francesco Maria AMATO | ||||||||||||||
Superando le dispute sorte tra i vari studiosi intorno alle origini della città: per taluni legate a divinità mitologiche, per altri al volere dell’imperatore romano Caracalla, la storia di Bassiano ha certamente inizio intorno al X secolo, quando un piccolo gruppo di pastori e contadini fu costretto a rifugiarsi in questo luogo per difendersi dalle continue scorrerie barbariche. Il primo dato scritto sulla sua esistenza è datato 1169, e fa riferimento ad un documento che, conservato presso l’Archivio storico della collegiata di Santa Maria in Sermoneta, racconta del recupero di un castrum sottratto con l'inganno da un certo Gregorio Leonis ad un Signore di Bassiano. Protetta da una cinta muraria con nove torri e tre porte risalente al XII-XIII secolo, nel 1240, Papa Gregorio IX, riconoscente dell’aiuto ricevuto contro i tentativi di invasione dei territori della Chiesa da parte di Federico II, nominò Trasmondo Annibaldi Signore dei territori di Sermoneta e Bassiano. La famiglia degli Annibaldi mantenne il governo del paese fino al 1297, quando passò di mano ai Caetani che ne rimasero Signori fino alla soppressione dei feudi avvenuta nel corso della metà del XIX secolo. L’egemonia dei Caetani conobbe solo una breve interruzione tra il 1492 e il 1503, quando per volere di Alessandro VI, la signoria passò alla famiglia Borgia. Un’impronta indelebile, lasciata dai Caetani, risale all’inizio del XVI secolo con la costruzione del sontuoso palazzo Baronale, voluta dal duca Bonifacio quale rifugio dalle insidie della palude e luogo di cura per la sua malferma salute. Il palazzo ingloba nel suo interno case e botteghe medievali che i Caetani nel corso del XV secolo avevano acquistato in località “Porta salamandra”, principale via di accesso al Castrum. Ed è in questo periodo che Bassiano ascrive tra i suoi concittadini il grande editore, grammatico e umanista italiano Aldo Manuzio (1), cui si deve l’introduzione del carattere a stampa corsivo e il formato in ottavi, innovazioni che segnarono la storia dell’editoria, promuovendo avanzamenti tipografici insuperati fino ai nostri giorni (fig. 1).
I primi Statuti di Bassiano furono promulgati nel 1541 da Camillo Caetani. Tutto fu posto sotto il controllo diretto del duca: la proprietà, la famiglia, la chiesa. Con l’avvento della Repubblica Romana del 1798 il comune venne inglobato nel Dipartimento del Circeo a costituire, unitamente a quelli di Sermoneta, Cisterna, Norma e Nettuno il circondario amministrativo del Cantone di Sermoneta (2). Ripristinato il potere temporale del Papa, Bassiano venne a costituire, congiuntamente ad altri sedici Comuni, il circondario della Direzione postale di Velletri, e tale rimase fino al 1820, quando passò, con Norma e Sermoneta alle dirette dipendenze amministrative della neonata distribuzione di I Classe di Sezze.
In virtù delle normative del Moto Proprio di Leone XII sull’Amministrazione Pubblica del 21 dicembre 1827, Bassiano venne inglobata nella Delegazione di Frosinone, Distretto di Terracina, a comporre, con i comuni di Norma e Sermoneta, il circondario del Governo di Sezze. E tale rimase fino al 1832 allorché Papa Gregorio XVI, volendo ridurre l’estensione territoriale della Delegazione di Frosinone, istituì la Legazione di Velletri con circondario amministrativo comprendente i Governi di Cori, Segni, Terracina, Valmontone, Velletri e Sezze che mantenne alle proprie dipendenze le comunità di Norma, Sermoneta e Bassiano (fig. 3 e 4).
Prestato giuramento di fedeltà alla Repubblica Romana del 1849, l’amministrazione governativa di Bassiano ottemperò ai dettami del nuovo regime sostituendo i preesistenti timbri di franchigia pontifici con quelli repubblicani, caratterizzati dalla presenza dall’aquila romana artigliata ad un fascio littorio (fig. 5).
Svanito il sogno d’indipendenza, e ripristinato il governo della Chiesa, con l’abolizione delle Delegazioni e l’adozione delle Province, Bassiano entrò a fare parte del territorio amministrativo dalla Provincia di Velletri. Dal 1860 l’Ufficio di Posta di Bassiano marcò le proprie lettere con il doppio cerchio senza data riportato in figura 6. I risultati del Plebiscito del 2 ottobre 1870, permisero alla comunità di Bassiano di essere annessa al Regno d’Italia.
Note:
2. Leggi relative alla Costituzione della Repubblica Romana, in Roma presso i Lazzarini Stampatori Nazionali, Anno VI Repubblicano, 1798, pag. 7.
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