Storia Postale dello
Stato Pontificio

Stato Pontificio: non solo bolli...
di Francesco Maria AMATO

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Appunti sulla storia postale di GALLESE
- dalla origini all’adesione al Regno d’Italia -

di Francesco Maria AMATO

Fondata secondo la leggenda in epoca romana da Aleso, capostipite dell’antico popolo dei falisci, fu al centro di intensi traffici commerciali grazie alla sua posizione geografica e grazie ad alcune importanti vie di comunicazione quali la Flaminia, che correva parallela al Tevere e la via Amerina, che collegava Roma all’Esarcato.

Dopo il crollo dell’Impero Romano d'Occidente, in seguito alle incursioni barbariche, la popolazione si riparò a monte e dopo aver recuperato l’antico borgo falisco, organizzò una nuova difesa muraria e militare. Le famiglie presenti si arroccarono all’interno del borgo bizantino, vivendo della coltivazione dei campi prossimi alle mura.

Con il tempo a venire, il borgo si sviluppò intorno al nucleo centrale e sorsero nuove contrade, sia all’interno della cinta muraria che al suo esterno, estendendosi nel limitrofo territorio (1).

Nelle vicinanze delle mura, invece, si stanziarono gli abitanti provenienti dalle campagne. La fede cristiana e la religione cattolica costituivano il collante di questa comunità, come sembrano attestare le numerose chiese, i luoghi monastici e di pellegrinaggio sparsi nel territorio e i due papi cui Gallese diede i natali: Marino I (882-884) e Romano I (898).

Nel Cinquecento e nel Seicento, l’insediamento di Gallese divenne feudo nobiliare e si susseguirono al potere diverse famiglie: Spinelli, Colonna, Orsini, Borgia, Della Rovere, Carafa, Madruzzi, Altemps. Vennero eseguiti importanti lavori al castello e alle mura e venne costruita la Porta, unico accesso alla città.

Le rappresentanze dei cittadini si confrontavano in assemblea e nel 1576 vennero creati gli ordinamenti che regolavano la vita della città quali gli Statuti, risalenti a preesistenti norme del XIII secolo.

La città, governata da magistrature elettive come i Priori, il Gonfaloniere, il Sindaco, il Depositario e il Cancelliere era divisa in tre contrade che andavano sotto il nome di Santa Maria, di San Lorenzo e di Sant'Angelo. Nel 1585 venne elevata da Papa Sisto V al rango di ducato.

Con l’avvento della Repubblica Romana del 1798 e l’occupazione da parte francese dei territori della Chiesa, Gallese, inglobata nel Dipartimento del Cimino, venne a comporre il circondario del Cantone di Orte insieme ai comuni di Bassanello, Vignanello, Vallerano, Soriano, Bomarzo, Mugnano, Chia e Bassano (2).

A questo periodo fa riferimento il bollo presentato in figura 1.

Fig. 1) - Repubblica Romana del 1798. Bollo di franchigia in negativo COMUNE DI GALLESE / REP. ROM.

Ristabilito il Governo Pontificio sui territori della Chiesa, con Moto Proprio di Leone XII sull’Amministrazione Pubblica, Gallese venne a fare parte della Delegazione di Viterbo e Civitavecchia a costituire il Distretto di Viterbo come circondario del Governo di Orte.

Dal 1844 e fino al settembre 1870 l’uso del bollo che ripropongo in figura 2.

Fig. 2) - Lettera da Gallese per Bracciano del 20 novembre 1864 riportante al verso il lineare di GALLESE
(Ghiglione, asta n. 72, lotto 695)


Giurato fedeltà alla Repubblica Romana del 1849, l’amministrazione comunale di Gallese, aderendo alle nuove disposizioni governative, provvide a realizzare diversi timbri di franchigia con sopra riportate le nuove insegne repubblicane (fig. 3) o, quando non possibile, modificando quelli già in uso con diversi accorgimenti (fig. 4).

Fig. 3) - Repubblica Romana del 1849. Bollo di franchigia REPUBBLICA ROMANA /COMUNE DI GALLESE con aquila al centro Fig. 4) - Repubblica Romana del 1849. Bollo di franchigia DELEGAZIONE APOSTOLICA DI VITERBO / GONFALONIERE / DI GALLESE con insegne pontificie inchiostrate

 

Il 4 luglio 1849 la caduta della Repubblica segnò il ritorno del potere temporale dei papi, e l’amministrazione comunale di Gallese provvide a ripristinare i bolli riportanti le insegne pontificie (fig. 5).

Fig. 5) - Restaurazione pontificia. Bollo di franchigia DELEGAZIONE APOSTOLICA DI VITERBO / GONFALONIERE / DI GALLESE con insegne pontificie


Nel 1857, le quattro Delegazioni furono trasformate in sei Province, e mentre si procedeva ad abolire i Distretti ed i Luoghi Baronali, le sedi di Governo furono portate ad un complessivo di ben cinquantatré unità. Gallese venne inserita nella provincia di Viterbo a costituire il circondario di Orte unitamente a Bassanello, Bomarzo e Bassano in Teverina.

Scrive il Gallenga (3):
… Roma serviva con l’ordinario postale diretto in Umbria, scaricando alla stazione di Otricoli il sacco delle corrispondenze, i seguenti paesi del viterbese: Bassanello, Bassano in Teverina, Gallese, Guadagnolo, Orte. Gli stessi paesi mandavano alla loro volta la posta a Roma con l’ordinario postale che dall’Umbria veniva a Roma, inviando il sacco della corrispondenza a Narni. E questo durò fino al settembre 1860.

Fino al 1861 postalmente dipendente da Narni, dipese quindi da Viterbo e dal 1864 da Civita Castellana. Con il Plebiscito del 2 ottobre 1870 la popolazione gallesina, votò l’annessione al Regno d’Italia.

 

Note:

1. cfr. www.italiapedia.it/comune-di-gallese_Storia-056-027 e www.comune.gallese.vt.it (visitato in data 12 febbraio 2018);

2. Leggi relative alla Costituzione della Repubblica Romana, in Roma presso i Lazzarini Stampatori Nazionali, Anno VI Repubblicano, 1798, p. 5;

3. Gallenga M., I Bolli del Lazio, pag. 16.