Storia Postale dello Stato Pontificio

Stato Pontificio: non solo bolli...

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Appunti sulla storia postale di ANGUILLARA
- dalle origini all’adesione al Regno d’Italia -

di Francesco Maria AMATO

Situata a circa 30 chilometri da Roma ad un’altezza di 195 metri sul mare, Anguillara sorge su di un promontorio affacciato sulle acque del lago di Bracciano.

Il ritrovamento delle fondamenta di una costruzione realizzata in opus reticulatum, localizzate nelle immediate adiacenze del vicolo della Grondella, sono le prime testimonianze di frequentazione del territorio risalenti alla tarda età repubblicana.

Alcune fonti romane ci spronano a credere che questi resti siano quanto rimane della proprietà della matrona Rutilia Polla, che in questa zona possedeva un porticciolo ed alcune strutture adibite all’allevamento del pesce di lago per rifornire il mercato di Roma.

La villa della Rutilia, a forma di angolo, era chiamata “Angularia” da cui l’origine del nome Anguillara. Abbandonato a se stesso nel corso di tutta l’epoca tardo-antica, il territorio riprese vita intorno al IX-X secolo, quando grazie all’interessamento della famiglia degli Anguillara, si diede corso alla costruzione di diverse opere di fortificazione.

Al 1019 risale il primo documento storico con il toponimo della località conservato presso l’Archivio di Santa Maria in Trastevere. Datato 2 luglio 1020, consiste in un atto notarile con il quale Guido degli Anguillara viene nominato signore di quel territorio.

Nello stesso documento sono annotati i nomi di alcune persone cui era stato concesso il permesso di pescare nelle acque del lago. Dei numerosi Signori che si succedettero nel tempo a capo del feudo di Anguillara, un ruolo di particolare rilevanza viene occupato da Everso II, marito di Francesca Orsini che nel 1433 ampliò i propri possedimenti annettendo anche Caprarola, Santa Severa, Vetralla e Santa Pupa, l’odierna Manziana.

Nonostante le numerose conquiste, Everso non godette mai di buona fama, al punto che il 24 giugno 1425, a fronte delle numerose dispute, il pontefice scomunicò i due suoi eredi, Deifobo e Francesco.

Dopo averne acquisiti i territori, con Bolla del 1 marzo 1491 Innocenzo VIII volle consegnarli al proprio figlio Franceschetto Cybo che mantenne la proprietà fino alla morte del papa. Accordatosi per una cifra pari a 45.000 ducati d’oro, il feudo venne infatti ceduto a Gentil Virginio Orsini signore di Bracciano.

L’avvento degli Orsini oltre ad apportare lustro e prestigio al territorio, modificò sostanzialmente l’impianto medioevale del centro storico con opere ancora oggi ben visibili come il Torrione a pianta circolare, la cinta muraria, la Porta Castello, il palazzo Baronale e diversi altri edifici posizionati nella parte alta del promontorio.

Da questo momento in poi gli avvenimenti di Anguillara si intrecciano indissolubilmente con gli avvenimenti legati a Bracciano e alla famiglia Orsini. Nel 1693 tuttavia, le notevoli difficoltà economiche cui cadde il casato, costrinse gli Orsini a vendere il feudo al marchese Francesco Grillo. Dopo essere rimasta proprietà dei Grillo per circa un secolo e mezzo, Anguillara venne ceduta alla nobile famiglia dei Doria, duchi di Eboli (1).

Nel corso degli avvenimenti politici che segnarono l’avvento della Prima Repubblica Romana del 1798, il comune di Anguillara venne incluso nel Dipartimento del Cimino a costituire, unitamente a quelli di Rota, Canale, Oriuolo, Cerveteri, Ceri, Palo, Cesano, Trivignano, Monte Virginio, Monterano, Castel Giuliano e Sasso, Manziana, Pisciarelli, Bagno di Stigliano, Quadroni, Sasso e Santa Severa, il circondario amministrativo del Cantone di Bracciano (2).

Con il ritorno del potere temporale del papa sui territori della Chiesa, e la successiva riforma amministrativa del 1816 il comune venne compreso nel territorio della Comarca di Roma.

In virtù del Moto Proprio di Leone XII sull’Amministrazione Pubblica del 21 dicembre 1827, Anguillara, pur rimanendo nell’ambito del territorio della Comarca di Roma, venne a dipendere direttamente dal Governo di Campagnano costituendone il relativo circondario amministrativo unitamente a Cesano, Formello, Magliano Pecorareccio, Mazzano, Monterosi e Trevignano.

Al 1830 risale il primo bollo di franchigia di cui possiamo fornire documentazione in figura 1. Trattasi di una missiva spedita da Anguillara per Campagnano riportante il bollo di franchigia Priore di Anguillara / Comarca di Roma con lo stemma pontificio al centro.

fig. 1 - lettera da Anguillara con destinazione Campagnano del 6 ottobre 1830 riportante il bollo di franchigia PRIORE DI ANGUILLARA / COMARCA DI ROMA con stemma pontificio al centro dell’ovale

 

Con la proclamazione della Repubblica Romana del 1849, le istituzioni comunali di Anguillara si adattarono alle nuove normative sull’impiego dei bolli di franchigia in uso per la corrispondenza d’ufficio, rimuovendo ogni presenza di impronte pontificie dai bolli in proprio possesso.

In figura 2 il bollo precedentemente descritto evidenziante la rimozione, dal suo centro, delle impronte papali. Al posto delle chiavi decussate, le lettere, in maiuscolo, R.R. a significare Repubblica Romana.

fig. 2 - Repubblica Romana del 1849. Bollo PRIORE DI ANGUILLARA / COMARCA DI ROMA con stemma pontificio scalpellato e scritta a mano R.R.

 

Caduto il regime repubblicano e ripristinato il potere del papa sul territorio pontificio, nel 1857 venne varato un nuovo assetto amministrativo che prevedeva l’introduzione delle province. Anguillara fece parte di quella di Roma e Comarca rimanendo a costituire il circondario del Governo di Campagnano con Cesano, Formello, Mazzano e Monterosi.

In figura 3 lettera spedita da Anguillara con destinazione Montegiorgio (Fermo) affrancata con una striscia verticale di tre esemplari del 2 bajocchi.

fig. 3 - lettera da Anguillara per Montegiorgio del 3 giugno 1852 affrancata con una striscia verticale di tre esemplari del 2 bajocchi annullati con tratti di penna. La missiva reca al verso il bollo di transito a Fermo. (Asta Laser Invest n. 160 del 7.11.15 lotto 0363)

 

A fronte dell’adozione del francobollo nello Stato Pontificio, il Gallenga (3) riporta che dal 1852 al 1863 le lettere in arrivo ad Anguillara viaggiavano in porto assegnato, preannullate nei diversi tipi; dal 1854 al 1863 quelle in partenza da Anguillara erano marcate con il bollo Roma Circondario.

Con l’istituzione dell’Ufficio Governativo di Bracciano nel 1864, Anguillara venne a fare parte del suo nuovo circondario amministrativo unitamente ai comuni di Canale, Manziana, Monte Virginio, Oriolo e Trevignano.

Dopo l’adesione plebiscitaria al Regno d’Italia avvenuta nel 1870, per distinguerla da un’altra omonima città, dal 1872 al toponimo Anguillara venne aggiunto l’appellativo di Sabazia.


 

Note:

1. per ulteriori approfondimenti vedi Todisco S., Anguillara Sabazia, in www.archart.it/anguillara-sabazia.html, visitato il 12 febbraio 2019;

2. Leggi Relative alla Costituzione della Repubblica Romana, Roma, Stampatori Nazionali, Anno VI Repubblicano, 1798, p. 17;

3. Gallenga M., I Bolli del Lazio – dalle origine alla fine del XIX secolo, Italphil. Edizioni Studi Filatelici, Roma !976, pp. 53-54.