Storia Postale dello
Stato Pontificio

Stato Pontificio: non solo bolli...
di Francesco Maria AMATO

Bibliografia

 

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La via di mare da Roma a Marsiglia e dei relativi utilizzi dei Vapori Postali
Luca Dermidoff

Di questo lotto composto di 3 lettere dello stesso carteggio da Roma a Coutances in Francia, sita nel Dipartimento della Manica, nel periodo tra aprile e giugno del 1859; in questo articolo pongo in evidenza la descrizione del percorso marittimo da Roma a Marsiglia, dei bolli accessori, dell’affrancatura e dei relativi utilizzi dei “Bastimenti di Commercio” e di quelli delle “Messagerie Imperiali Francesi” per il trasporto via mare della corrispondenza.

Tra le due Amministrazioni postali: Stato Pontificio e Francia, esisteva la Convenzione Postale firmata il 1° aprile 1853, la quale entrò in vigore il 7 giugno successivo con Notificazione del Cardinale Antonelli. Lo scambio tra le Amministrazioni prevedeva che il peso delle lettere fosse di grammi 7 e mezzo per singolo porto e che la tariffa, per il primo porto, fosse di cent. 65 dei quali 45 erano a favore della Francia e 20 a favore dello Stato pontificio. A tanto bisognava aggiungere ancora altri 35 cent., se la lettera era spedita per la via di mare. Questo ulteriore importo andava all’Amministrazione che eseguiva il trasporto. Il totale dei centesimi, 100, corrispondevano ad 1 franco francese che era equivalente a 20 baiocchi dello Stato Pontificio.

Per la corrispondenza inviata per la via di mare, tra le due amministrazioni, i reciproci conteggi del dare/avere venivano fatti ogni tre mesi.
Il Regolamento conseguente alla Notificazione del Cardinale Antonelli, firmato il 31 agosto del '53, riportava che gli uffici di Parigi e Marsiglia scambiavano la corrispondenza con gli uffici di Roma e Civitavecchia, se la stessa veniva inviata con i bastimenti de “La Compagnie des Messageries Maritimes”, come si può vedere nella prima lettera con la pregevole particolarità della coppia dei 7 baj con interspazio di gruppo.
Se, invece, la corrispondenza era inviata con i Bastimenti di Commercio, il solo ufficio di Marsiglia scambiava con l’ufficio di Civitavecchia.

La seconda e terza lettera in esame, affrancate con composizione di francobolli diverse, invece furono inviate a Marsiglia, in plico chiuso, a spese dell’Amministrazione Pontificia il quale venne presumibilmente appoggiato ai Bastimenti di Commercio della linea diretta Napoli - Civitavecchia – Marsiglia che era gestita dalla Compagnia dei Vapori Napoletani ed affrancate entrambe per la tariffa di primo porto per 20 baj.
Su questa linea le Poste Pontificie adottarono il timbro con la dicitura “Civitavecchia/ Bastimenti di Commercio” racchiusa in un cerchio che applicarono, a Roma, sulle buste in partenza.

Sulla fronte della missiva apposero anche il timbrino P.D., in cartella rettangolare, a dimostrazione che per la lettera, spedita in plico chiuso, era stato pagato l’intero importo fino a destinazione.

Per la spedizione delle corrispondenze dirette a Marsiglia e nei dintorni francesi, le Poste Pontificie utilizzarono in preferenza i Bastimenti di Commercio, mentre si avvalsero dell’ausilio dei battelli delle Messageries Maritimes per l’invio della corrispondenza che doveva proseguire per la Gran Bretagna e/o l’Oltremare.

Infine per l’inoltro della corrispondenza con i vapori di Commercio Napoletani sulla linea diretta, a Marsiglia si utilizzò il timbro ottagonale, impresso con inchiostro azzurro “E.Pont.S.E. Marseille”, mentre sulla corrispondenza inviata con i postali francesi de “La Compagnie des Messageries Maritimes” l’ufficio di Marsiglia utilizzò un timbro a doppio cerchio impresso con inchiostro rosso con la dicitura “E.Pont. Marseille”.

Luca Dermidoff
16-11-2022