Storia Postale dello Stato Pontificio: non solo bolli...
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L’IMPRONTA DI SPAZIO TIPOGRAFICO | ||||||||||||
Luca Dermidoff |
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PERCORSO > S.P. Stato Pontificio > questa pagina Oggi vi parlo di un argomento poco conosciuto e studiato: gli Spazi Tipografici e le loro impronte presenti nei francobolli della prima emissione dello Stato Pontificio. Per fare ciò riporto qui ampi stralci dello studio (citato in bibliografia) dello studioso, amico e compianto Giuliano Padrin, il quale ha portato in evidenza questa tipologia di stampa caratteristica dello Stato Pontificio, alcuni interventi ed immagini di francobolli e lettere di collezionisti del Forum F&F e della mia collezione personale. I francobolli dello Stato Pontificio furono stampati con il sistema tipografico (fig.1), che prevedeva uno stereotipo, sui rilievi del quale veniva passato l’inchiostro e sul quale successivamente veniva appoggiato, con una certa pressione, un foglio di carta sul quale si trasferiva l’inchiostro dando luogo all’ immagine. STAMPA TIPOGRAFICA
L’ impronta di spazio tipografico (fig. 2) si presenta come una linea di stampa più o meno marcata, posta in prossimità del francobollo, che tende a sfumare in uno dei due versi e che sovente si accompagna ad una minor impressione della parte contigua del francobollo. A che cosa servivano gli spazi tipografici? L’equidistanza degli stereotipi di stampa avveniva mediante l’interposizione di sottili lamelle, di lunghezza e larghezza variabile, definite “spazi tipografici”, che giacendo al di sotto del piano di stampa, non venivano inchiostrati e non producevano alcuna impronta ed avevano il solo scopo di migliorare la composizione della tavola. Il reperimento di francobolli con doppia impronta (fig.3) di spazio tipografico ha potuto chiarire, in maniera incontrovertibile, che nella composizione delle tavole dei francobolli dello Stato Pontificio, gli spazi tipografici, sia orizzontali che verticali che separavano uno stereotipo dall’ altro, erano due. IMPRONTA DOPPIA
In pratica si potrebbe dire che, nelle tavole relative ai francobolli da ½, 1, 3 , 4 ed 8 Baj, la funzione degli spazi tipografici veniva assolta dai filetti di inquadratura. Le impronte orizzontali si trovano su francobolli appartenenti alla prima, quinta, sesta e decima colonna del foglio in quanto la lunghezza dello spazio tipografico orizzontale era pari a quella di cinque francobolli affiancati. In particolare, per la prima e sesta colonna si troveranno sul lato sinistro, mentre per la quinta e decima colonna si troveranno sul lato destro. Per gli spazi verticali (fig.4 e 5) le impronte si possono trovare, in alto o in basso, a fianco di qualsiasi francobollo con l’esclusione dei lati verticali relativi al margine del foglio o dell’interspazio di gruppo, fatte salve le posizioni 1, 5, 6, 10, 41, 45, 46, 50, 51, 55, 56, 60, 91, 95, 96 e 100, apicali rispetto ai gruppi di 25 francobolli.
La lettera che vi mostro del 16 aprile 1867 (fig.4 e 5) presenta la particolarità di essere affrancata con una bella e ben marginata quartina verticale del 2 baj relativa alle posizioni 56-66-76-86 della sesta colonna del foglio di 100.
Di seguito ho inserito altre immagini di francobolli e lettere con francobolli con impronte di spazio tipografico.
Nel Lombardo Veneto, anche a causa della composizione della tavola di stampa, gli spazi tipografici verticali nella prima emissione sono più rari di quelli orizzontali. In generale sono più comuni su carta a mano rispetto a quelli su carta a macchina (fig.3). Nei principali cataloghi del settore tale particolarità di stampa viene recensita e quotata per il Lombardo Veneto mentre, inspiegabilmente, le impronte di spazio tipografico della prima emissione dei francobolli dello Stato Pontificio non viene neanche citata e conseguentemente non quotata. FRANCOBOLLI CON IMPRONTA DI SPAZIO TIPOGRAFICO
Bibliografia: Luca Dermidoff |