Storia Postale dello
Stato Pontificio

Stato Pontificio: non solo bolli...
di Francesco Maria AMATO

Bibliografia

 

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Da Bologna a Milano, per i festeggiamenti di "mio zio Cardinal Oppizzoni"
Paolo Cavalleri

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La lettera è scritta da Antonio Greppi, nipote dell’arcivescovo di Bologna Carlo Oppizzoni, ad un amico di Lodi, che lo accompagnerà nella visita di Milano “la grandiosa Milano” (come nella lettera).

La prima parte dello scritto è incentrato sull’organizzazione del loro incontro a Lodi, orario, cambio cavalli, ipotesi di eventuali inconvenienti, proprio come faremmo noi oggi con una telefonata o un massaggio WhatsApp:

“della nostra villeggiatura, gradirei, che fossero (i cavalli) in Lodi lunedì mattina, giorno 27, per le ore sette o otto,” ed ancora “se io parto la sera di domenica dalla casa di campagna di mia figlia, spero di essere in Lodi per le otto e le nove, quando però o per la salute dei cavalli o per qualsiasi altro motivo il Sig. Salmazzi non potrà darmi i suoi cavalli per il resto della villeggiatura, Al mio giungere in Lodi verro alla di lui casa, per sapere se vi sono i cavalli, per regolarmi".

Il mittente attraverserà due stati prima di arrivare nel Lombardo Veneto, il ducato di Modena e il ducato di Parma e Piacenza.

“l’uva nel parmigiano è poco cara, nel modenese ancora meno ed abbondante, qui la vendemmiano a poco prezzo”


La lettera fu spedita da Bologna per Lodi, il 22 settembre del 1852.

Ufficialmente lo Stato Pontificio aderirà all’accordo Austro-Italico sulle tariffe postali il 1° ottobre 1852.
Quindi questa è ancora soggetta alle tariffe pre accordo che prevedevano per lo Stato Pontificio (vedi riforma Cardinal Testi) sino al confine, la tassa di 5 Bajocchi, più una tassa di 7Kr (composta da 3kr da Piacenza al Lombardo Veneto, Lodi, I distanza + 4kr per diritto di transito dal modenese).

Nella lettera Greppi descrive, l’evento cui ha assistito il giorno precedente, il 21-09-1852: i festeggiamenti, per il cinquantesimo episcopato dell’Arcivescovo Oppizzoni, celebrati a Bologna, città dove esercita la propria carica:

Ieri qui si è festeggiato con grande pompa ecclesiastica, il cinquantesimo anno d’episcopato di mio zio Cardinale Oppizzoni, Arcivescovo di questa città, e furono commoventi le testimonianze di affetto che gli diedero queste popolazioni”

Chi era il Cardinal Oppizzoni:
nasce a Milano il 15 aprile 1769,
il 21 settembre 1802 viene consacrato Arcivescovo di Bologna,
e fatto Cardinale da Papa Pio VII il 26 marzo 1804.
Il periodo che attraversa è piuttosto burrascoso (come spesso è avvenuto nella storia del nostro paese). Fu insignito da Napoleone col titolo di senatore del Regno di Italia.
Sfruttando la sua posizione privilegiata in seno al nuovo governo francese, in Italia, cercò di restaurare i diritti ed il prestigio della chiesa, però, i dissidi con l’imperatore non tardarono ad arrivare, e nel 1810 fu esiliato e privato della porpora cardinalizia.
Rientrò a Bologna nel 1815 e nell’arco del suo apostolato partecipò a quattro conclavi.
Dimostrò grande moderazione nel corso delle rivolte emiliano-romagnole del1831 e appoggiò i suoi cittadini durante l’’insurrezione del 1848, intervenendo più volte in loro favore.
Mori a Bologna il 13 aprile 1855

Come sempre la storia postale ci da attraverso piccoli indizi la possibilità di conoscere: eventi, personaggi, atti, (magari non di primissimo piano) che il tempo che passa tende a far dimenticare

Paolo Cavalleri
12-01-2025