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le immagini usate per lo sfondo sono opera di
Bimba Landmann

 



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Come salvare la filatelia?
È un oggetto divulgativo?


Attualmente si sta verificando un nuovo "ambiente filatelico”.
Un tempo si giocava a completare un Album o a riempire qualche classificatore. Si acquistava usualmente un Album che riportava spazi dove poter inserire i francobolli emessi da un Paese.

Giorno dopo giorno vi si potevano inserire i francobolli che compravamo all’ufficio postale o da un commerciante, che ci venivano regalati da conoscenti e parenti o che avevamo scambiato con gli amici.

I francobolli venivano applicati negli spazi preordinati utilizzando una linguella – ma, nel dopoguerra, chi produceva quegli Album - con la scusa di creare nuove migliorie - inventarono ciò che poi ha fatto deprezzare le collezioni di francobolli nuovi già esistenti.

I contenitori furono modificati introducendo in quegli spazi, delle taschine in plastica trasparente o con sfondo nero, dove inserire il nostro francobollo.
Nacque così il deprezzamento dei nostri valori allo stato di nuovo; infatti, staccandoli dal loro precedente giaciglio questi presentavano al retro la traccia dell’antico sostegno rappresentato dalla linguella: un pezzetto di carta trasparente leggermente reso adesivo umettandolo.

Molti cataloghi si affrettarono a dare un minor valore ai francobolli che presentavano al retro la linguella o le sue eventuali tracce.
Potevi ancora usare le vecchie edizioni degli album, ma dovevi però inserire i francobolli in speciali taschine nere o in certi trasparenti e quindi applicare il tutto sugli antichi fogli guida.

Ogni volta, a meno che non si fosse già acquistato il francobollo, si doveva prevederne il formato.
Si imparava così ad usare mani leggere e occhi attenti...

Si possono raccogliere anche francobolli che riportano solo l’illustrazione di un certo tema, si riesce così ad avere una visione più capillare del nostro gioco.
Si può costruire con i francobolli il nostro orto botanico, organizzare una certa festa, una galleria di ritratti, un evento sportivo, il nostro giardino zoologico, il nostro aeroporto e ancora mille e più temi che la fantasia ci può suggerire.

Ma "appassionati" perché?
Una pausa nella tua giornata (così pubblicizzavo io) per sperare in un futuro valore o un super-valore?
Alcuni giornalisti (un tempo quasi tutti i quotidiani avevano una rubrica filatelica almeno settimanale) furono chiaramente prezzolati per far entrare in filatelia molti insperati e futuri milionari...

A mio avviso oggi, il collezionista, deluso dalle promesse aspettative, ha perso o sta perdendo il gusto e la gioia di collezionare, senza comprendere che, nonostante tutto, questo resta un gioco che si può fare a tavolino traendone un beneficio in sapere e in conoscere.

È nata ora la moda di guadagnare con un diverso commercio, anche clandestino e perciò esentasse: quant'è di catalogo? Ti offro tanto... e penso io a vendere per te!... e via dicendo.

Così mi è nata l'idea, per non far morire la filatelia, di indicare un'altra strada.
Però sempre per sapere, per conoscere.
E sovente anche per imparare.

Ho pensato di propagandare un altro diverso tipo di gioco possibile.
Un gioco che già si era sviluppato con i primi vagiti della filatelia: UN GIRO DEL MONDO: i Paesi, gli Stati, le Isole ...

I lettori di questa rivista che me lo richiederanno, unendo un francobollo per la mia risposta (per porto oltre 20 grammi), riceveranno un lotto di circa cinquanta francobolli differenti di un certo Paese.
Il tutto sarà gratuito e quindi potrà essere questa l'occasione per introdurre anche il proprio figlio in questo gioco tranquillo e istruttivo che è la filatelia.

Giorgio Landmans, Via Frosinone 16 - 20153 Milano