di Giorgio LANDMANS
È questa la domanda che mi ha posto qualcuno che ha saputo
che mi sono preso la briga di far regali in francobolli a persone a me
sconosciute.
Secondo questa persona, lo dovrei fare se ciò mi potesse apportare un certo
qual ritorno.
Si vede che non ha ben compreso il “piacere” di dare aiuto ad altri. E forse
questa stessa persona intende giusto farlo se fatto a fine finanziario a
reali o presunti bisognosi o a qualche fantasioso “ritorno di immagine”.
Ho novant’ anni e non credo che questo mio piccolo modesto donare abbia a
“salvare” la passione filatelica e di conseguenza la filatelia e sono certo
che a me nulla ne verrà e sono certo che nulla ne desidero.
Ogni individuo, a questo mondo, ha un proprio modo di esistere, che è il
frutto dell’ educazione ricevuta, educazione in senso lato visto che
certamente vi avevano partecipato mille persone, mille occasioni, mille
difficoltà, mille apparenti o realmente vissuti piaceri e dispiaceri.
Personalmente, nella mia vita, ho avuto anch’ io le mie brave mille
difficoltà che furono più di carattere chiamiamolo mentale che fisico o
materiale e che crearono infine quello che noi definiamo essere il
“carattere” di una persona. So perciò cosa vuol dire la solitudine nella
quale si passa una vita, nonostante che ognuno di noi tenda e tenti di
raggrupparsi in moltitudini più o meno schiamazzanti.
Nel fondo di tutto ciò nascono in ogni singolo individuo inquietudini ed
intime nascoste ansie e sofferenze che spesso non vengono percepite in modo
attivo dallo stesso individuo anche perché coperte da bombardamenti di
altrui parole. E le altrui parole sovente nascondono piccoli o grandi altrui
interessi personali.
Queste nascoste intime sensazioni finiscono in modo che ogni singolo
individuo finisca per aggregarsi ad altre moltitudini che sostengono una
certa idea di società ideale. Società ideale che non può esistere per il
semplice fatto che ogni uomo, per sopravvivere, deve pur combattere, in un
modo o nell’ altro, contro altri uomini, che a loro volta debbono anche loro
combattere contro altri per sopravvivere.
Un mondo di incertezze, insicurezze. Dunque logiche d’ altronde, visto che
nulla conosciamo mentre crediamo di conoscere tanto e a parole tutto.
Per aiutare altri a rendere un po’ più gioiosa la loro esistenza avevo
pensato appunto di regalare francobolli, che sarebbero potuti loro divenire
materiale utile per sviare la inevitabile intima confusa visione di vita
esistente in ogni persona di questo mondo.
Con questi francobolli gioca e non pensare. Gioca, appena puoi, io ti dico.
E sotto la tua mente andranno i momenti di ansie, di preoccupazioni, di
tensioni d’ ogni genere. Sarà forse solo per tempo breve, ma saranno minuti
salutari per la tua intima salute mentale.
Ecco dove sta di casa il mio intimo piacere: donare anche ad altri la
possibilità di donare un po’ di respiro alla propria mente. Io so quanto è
difficile trovare questa strada. Ecco perché voglio poter aiutare un po’ chi
vuol essere aiutato.
e poi? - ritorna a riflessioni di un novantenne
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