di Giorgio LANDMANS
Già, ora siamo arrivati al dunque.
Con i francobolli è possibile la speculazione come è avvenuto con l’Arte o il modernariato? O è possibile che, come l’oro, il loro valore pecuniario oscilli in funzione
della richiesta?
Le prezzolate sparategiornalistiche con le affermazioni affibbiate alla filatelia quale “bene rifugio” che sono esplose in questi ultimi anni
rappresentano bombe a mano nascoste, forse prezzolate proprio da differenti settori interessati?
Nulla resiste a questa sorta di odierna infamia a cui ora si assiste come costante inflazione del presunto valore dei francobolli.
Un risultato di ulteriore voluta disinformazione giornalistica.
Forse resta ancora la schiera degli espositori che attendono… coloro che collezionano con passione la “storia postale”, oggetto questo che non tutti i vecchi collezionisti rincorrevano, presi come erano a completare le loro collezioni per paese e per verginità assoluta.
La storia postale si rivolge più verso documenti postali che presentano con timbri particolari il servizio reso. Non voglio qui parlare di questo, è oggetto di interesse sempre limitato ad un certo periodo o a una certa zona.
La filatelia può divenire invece – se presa nel senso
corretto e con le dovute attenzioni - un fatto di cultura.
Perché?
I disegni che appaiono sui francobolli talvolta sono dei piccoli capolavori. Non musei internazionali - ma erano e sono piccoli pezzetti di carta stampata con illustrazioni, che non venivano emessi per qualche biblioteca-pinacoteca, ma finirono destinati alla biblioteca di casa o al primo cassetto della propria scrivania.
Lo slogan che quotidiani e riviste specializzate continuavano a strombazzare, aveva creato un’atmosfera quasi impegnativa per ogni appassionato.
Sembrava lo slogan fascista “Vincere”.
Slogan falso e bugiardo svelato al primo vento.
Signori! Di quel sogno ora
possiamo parlare più seriamente.
Con il vostro allontanamento vediamo ciò che potrebbe essere il vantaggio che può ottenere un appassionato amante della filatelia.
Innanzi tutto un po’ di gradevole silenzio intorno a noi, cosa diventata ormai rara vista l’angosciosa pubblicità, spesso ingannevole, trasmessa dai canali che riceviamo.
Quindi uno spazio di tempo dedicato solo a noi stessi e un poter fare, alla luce di una lampadina, l’esame visivo dei francobolli appena ricevuti. Un gioco semplice, quasi banale: il colore è quello giusto? È con tutta la sua gomma originale o era linguellato ed ora è stato ripulito? È fresco, ha tutti i suoi denti corretti, non ha segni? Per caso, guardando ancora meglio, non presenta qualche varietà di stampa, di soprastampa, di dentellatura o di colore? Quindi consulta il catalogo e poi sposta la lampada, forse ci vedrai meglio… Ah no, è valore timbrato...
Gioco a scoprire, e dici poco?
Ora gioco da solo, ma da solo ho sempre ragione io…
No, questo non è bello: domani lo rendo e me lo faccio cambiare….
E questo dove va messo?
Così avanti e tu giochi e non ti accorgi che stai giocando? Sei troppo serio: rilassati un po’ vedrai che te lo cambierà oppure il tuo fornitore abituale te ne rimborserà il prezzo…
E tu come lo chiami questo: gioco o non gioco?
Ma guarda bene, quella soprastampa ha un tratto più lungo… ma esiste o è una sovrastampa falsa?
E tu come lo chiami questo gioco o non gioco?
Il colore d’origine corrisponde?
E così avanti.
Ora devo sistemare quel francobollo, devo trovare il suo posto giusto… e nessuno mi incita a fare così o cosà… ed è silenzio che respiro, va bene quasi a fatica, ma ora che finalmente nessuno mi dice che mi dice e dice...
E tu come lo chiami questo gioco o non gioco?
Che importa il sapere se il Paraguay fa parte dell’America Centrale, non sarebbe meglio conoscerne che cosa vi si può trovare?
Questo si chiama applicare. Ma per poter applicare è necessario poter sapere...
In questo mondo chi più sa più conosce. E così il favorito di domani sarà chi saprà applicare ciò che ha appreso? Non basta la conoscenza è necessaria anche l’intima comprensione che
ci aiuterà fattivamente.
Avere è cosa di possesso fisico, sapere è cosa di aiuto esistenziale.
Ma cosa c’entrano i francobolli?
Dai tempi dei disegni rupestri l’uomo ha copiato le cose che lo circondavano per qualche ragione. Forse per insegnare o additare ad altri qualche cosa anche se talvolta forse il disegno era stato fatto “pro domo sua”.
Un disegno, una fotografia (figlia del disegno) ha sempre dei tratti che delimitano l’immagine e ne nascono anche ragioni esistenziali che ti aiutano a svelare l’oggetto.
Ma c’è in tutto questo qualcosa in più del semplice voler riportare qualcosa (evitando così lunghe spiegazioni) e a portarti in seno gratuitamente un certo INSEGNAMENTO.
Insegnamento che potrai sfruttare se avrai compreso il succo nascosto.
Un cavallo ha 4 zampe (forse non ne conosci il perché, ma qualcuno ne seppe sfruttare l’esistenza sottoponendolo al volere dell’uomo.
“More maiorum”, un disegno deve dire sempre qualcosa e se insegna è ancor meglio.
L’importante perciò è che tu capisca e possa ricordare ciò che hai visto, ma soprattutto sappia poi applicarne l’insito valore.
A quel cavallo devono appartenere le 4 zampe che gli permetteranno di trasportare il cavaliere.
Una raccolta di francobolli ti costringe a dover sapere. E il sapere ti porterà all’applicare.
Io aggiungo che tu voglia e sappia interpretare.
Chi comprende cercherà di sfruttare tale conoscenza per poterla applicare.
Che importa sapere che il cavallo ha 4 zampe, l’importante è comprendere che con 4 zampe quell’animale ti potrà trasportare evitandoti fatiche ben maggiori.
E un uomo, un tempo, seppe sfruttare tale conoscenza.
Così può avvenire che l’illustrazione di un francobollo della Costa d’Oro (oggi Ghana) con il disegno di una noce di cacao, può suggerirti, nel caso tu volessi costituire una azienda in tale settore, di rivolgerti prima a quel Paese per trarne poi i maggiori vantaggi.
Quindi il mio semplice consiglio è quello di far iniziare tuo figlio proprio ad una collezione di una certa tematica, a sua scelta. Dovrà lui stesso ricercare tra tutti i francobolli esistenti al mondo quelli che riportano un tale soggetto e chissà proprio che ciò possa diventare domani argomento di lavoro e così potrà vedersi anche favorito dalla sorte.
Le tematiche possibili sono moltissime, non vi è vincolo di sesso, non vi è alcun limite di età a partire sin dai 4 anni.
Ancora pensi ai soldi che credi di aver perso? Prima o poi ritornerà il buon senso…
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