|
L’Italia, quando fu chiaro che non aveva la capacità di opporsi alla forza militare alleata, firmò l’Armistizio di Cassibile, Mussolini, il de-facto capo di stato d’Italia, per ordine di Badoglio, fu arrestato a Roma il 25 luglio 1943, fu trattenuto nella Caserma Allievi Carabinieri in Roma ed il 28 luglio trasferito a Ponza da dove il successivo 10 agosto fu trasferito all’isola della Maddalena fino al mattino del 27 agosto ore 6 quando, per ragioni di massima sicurezza fu trasferito ancora, nel territorio comunale dell’Aquila nella struttura alberghiera Albergo di Campo Imperatore, alle pendici del Massiccio del Gran Sasso, dove permase, dal 28 agosto fino al 12 settembre del 1943, quando con l’Operazione Quercia, (Fall Eiche) fu liberato ad opera delle forze armate tedesche su ordine di Hitler.
Mussolini fu portato a Monaco di Baviera ove riceve da Hitler l'invito a ricostituire un governo fascista. Il 18 settembre, dai microfoni di Radio Monaco, annuncia la nascita di un nuovo stato, fascista e repubblicano.
Il 23 settembre, al suo rientro in Italia, il duce proclama ufficialmente la nascita del nuovo Stato nominato Repubblica Sociale Italiana.
L’esercito tedesco provvide ad occupare buona parte dell’Italia con il pretesto di aiutare un proprio alleato. Il nuovo governo era, in realtà, uno Stato fantoccio. Il nuovo governo dichiarava d’essere e di rappresentare il vero Stato italiano e quindi rifiutava la resa. Questa nuova repubblica non fu mai riconosciuta dagli Alleati. Alla fine della guerra, fu infatti un generale tedesco che firmò la resa.
I primi francobolli utilizzati dalla RSI erano francobolli del Regno d’Italia con sovrastampe della RSI. Nessun nuovo francobollo fu stampato. Il bisogno di per nuovi francobolli divenne pressante nell’arco di brevissimo tempo.
La decisione di stampare nuovi francobolli fu adottata nei primi mesi del 1944. Una serie di quattro francobolli ordinari ed un francobollo espresso fu approntata. Fra i valori che più necessitavano furono scelti i valori da 20, 25, 30, 75 centesimi per gli ordinari e 1.25 Lire per Espresso. Tre francobolli (20, 25. 1.25) mostravano i monumenti distrutti durante la guerra, gli altri due (30, 75) un ragazzo che suona un tamburino ed invita i cittadini a combattere. Questa serie é chiamata “monumenti distrutti”, fu preparata e stampata a Roma, sfruttando le riserve della carta filigranata già presente. La serie fu emessa il 5 Giugno 1944. I francobolli furono distribuiti in gran parte prima della data d’emissione, ma Roma fu conquistata e liberata dagli alleati proprio il giorno prima dell’emissione. Una grossa scorta, insieme al materiale di produzione dei francobolli da 20 e 25 centesimi rimase a Roma. Questi due francobolli furono sovrastampati dal Regno del Sud per uso postale.
La tariffa postale era la stessa sin dal 1927. Cambiamenti erano previsti per 1° Ottobre 1944. Altri valori furono preparati per nuove necessità postali. Furono scelti soggetti simili, con eccezione del 50 centesimi che portava un disegno allegorico, per fini propagandistici. Questa seconda serie fu stampata su carta non filigranata, ed i francobolli furono emessi in date diverse, alcuni dei quali prima del cambio della tariffa postale. La relazione tra il cambio tariffario e l’emissione dei nuovi francobolli creò qualche rarità, ma queste saranno viste in dettaglio nel capitolo dedicato alla seconda serie.
L’inflazione non era significativa nel periodo RSI. Le tariffe postali e le condizioni economiche erano piuttosto stabili. La vera inflazione ed aumenti nelle tariffe postali cominciarono durante il periodo della Luogotenenza e della Repubblica, che si rifletterono sugli usi del 1945 e 1946.
Piano della Collezione:
|