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SAnt'adalberto
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Santa Pazienza




Boemo di origine, Adalberto aveva un nome slavo, Voytèch, che decise di cambiare durante il suo soggiorno di studi a Magdeburgo, decidendo di chiamarsi come l'arcivescovo locale, che lo aveva cresimato.

A ventisette anni divenne arcivescovo di Praga, il primo arcivescovo slavo della città, e concentrò tutti i suoi sforzi sull'evangelizzazione della città, dove il cristianesimo era ancora una novità incompresa e rigettata dalla popolazione. Vista l'inutilità del suo lavoro, nel 988 si rifugiò a Roma, dove si fece monaco benedettino, ma, a seguito dell'insistenza dei vescovi tedeschi, che vedevano la sua rinuncia come una diserzione, papa Giovanni XV lo rimandò a Praga.

Neanche questo secondo tentativo, tuttavia, ebbe successo e Adalberto, nel 994, fece ancora ritorno a Roma, dove il giovane imperatore Ottone III di Sassonia venne a trovarlo, riconoscendo in lui un maestro e un padre spirituale.

A seguito di un massacro di suoi congiunti in Boemia, e sempre su insistenza dei vescovi tedeschi, papa Gregorio V lo costrinse a tornare ancora a Praga, ma questa volta il duca di Boemia gli impedì addirittura di entrare in città.

Adalberto allora, con la protezione del re di Polonia Boleslao il Valoroso, decise di dedicarsi all'evangelizzazione della Prussia, ma il suo apostolato durò pochissimo, fini alla primavera del 997, quando lui e i suoi monaci vennero trucidati presso la costa baltica.

Canonizzato da Silvestro II nel 999, il suo corpo, riscattato dal re di Polonia, fu dapprima sepolto nel duomo di Gniezno (dove si recò in pellegrinaggio l'imperatore Ottone III), per poi essere finalmente trasferito nella "sua" Praga nel 1039.

La Chiesa lo onora il 23 aprile, giorno del suo martirio.

IL FRANCOBOLLO



Emesso dalla Polonia
il 19 aprile 1997

Yvert 3420
Dentellato 11 x 11 1/2
Tiratura 1.000.000

IL SANTINO