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SAnt'agostino di canterbury | ||
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In Britannia il cristianesimo era arrivato durante gli ultimi secoli della dominazione romana, e si era diffuso anche in zone, come l’Irlanda, che della provincia romana chiamata Britannia non facevano parte. Quando però nel 410 le legioni romane si ritirarono, le tribù sassoni fino a quel momento confinate a nord del Vallo di Adriano si appropriarono dell’intera parte orientale dell’isola, spingendosi fino al Kent; e i sassoni erano pagani. Il paganesimo si ridiffuse così su quasi tutta l’isola, e solo le penisole occidentali e l’Irlanda rimasero sotto l’influenza dei monaci predicatori irlandesi. Pagano era anche Etelberto, che regnava sulla penisola meridionale del Kent, ma quando nel 580 prese in moglie Berta, figlia del re franco Cariberto, acconsentì a che questa, di religione cattolica, portasse con sé il suo padre spirituale Liutardo. La presenza del religioso stimolò la curiosità di Etelberto, che era uomo assai tollerante e si interessò alla per lui nuova religione al punto di chiedere a papa Gregorio I di inviare alla sua corte altri religiosi. E il papa decise di inviare, in quella che poi passerà alla storia come la missio gregoriana, un folto gruppo di monaci del monastero romano di Sant'Andrea sul Celio, di cui era priore Agostino. Fino a quel momento la vita di Agostino, del quale nemmeno la data di nascita è conosciuta, era trascorsa serenamente nella pace del monastero romano, e grande fu il suo sgomento nel ricevere l’incarico, tanto che il primo viaggio verso la Britannia si interruppe già in Provenza, quando ai monaci giunsero preoccupanti notizie sulla crudeltà e sull’intolleranza dei sassoni. Gregorio I fu tuttavia inflessibile e, non si sa fino a che punto rincuorato dai consigli papali, Agostino sbarcò sulle coste di quella che allora era l’isola (oggi è unita al resto della Britannia) di Tanatus, accolto personalmente da re Etelberto nella primavera del 597. Fugato ogni timore dall’accoglienza calorosa e dalla successiva conversione del re, Agostino iniziò la sua opera di catechesi battezzando, insieme al re stesso, 10.000 dei suoi sudditi e scelse come sua sede la città di Durovernum Cantiacorum, antico presidio commerciale romano dove esisteva una chiesa fatta restaurare da Liutardo e dedicata a san Martino di Tours, patrono della famiglia della regina Berta. Sempre a Canterbury (perché questo è il nome attuale di Durovernum Cantiacorum), fondò naturalmente una abbazia, che poi prenderà il suo nome, ma che oggi è in rovina. Al contrario, è sempre attiva la chiesa di san Martino, che ha finito col diventare la più antica chiesa ancora officiata di tutta l’Inghilterra. Messo al corrente del successo della missione da lui stesso voluta, Gregorio I si affrettò a far pervenire ad Agostino il pallium, simbolo del potere arcivescovile, facendo di lui il primo arcivescovo di Canterbury. Da questo momento Agostino divenne primate d'Inghilterra, e secondo le indicazioni papali si affrettò a nominare tra i suoi monaci altri dodici (come gli apostoli) vescovi, tra cui il proprio successore designato, Lorenzo, da inviare in altre città dell’isola per propagare la fede. Agostino non tornò più a Roma, e morì nella sua abbazia il 26 maggio del 604. Venerato da subito come santo, la sua festa è celebrata il 27 maggio dai cattolici e il giorno precedente dagli anglicani, che proprio a Canterbury hanno ancora oggi il loro centro spirituale.
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IL FRANCOBOLLO Emesso dal Regno Unito Yvert 1944
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IL SANTINO |