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SAnt'alberto magno | ||
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Alberto nacque nell'anno 1206 nella
piccola città di Lauingen, sul Danubio. All’epoca Svevia, oggi
Baviera. Era (secondo una leggenda) figlio del conte di Bollstädt,
di una famiglia feudale potente e fedele a Federico II. Allevato nella società
dei giovani signori, fu inviato, adolescente, a Padova per compiere i suoi
studi sotto la sorveglianza di uno zio sacerdote mentre il padre guerreggiava
in Lombardia al servizio dell'imperatore. Nei primi mesi del 1223, quando Giordano di Sassonia, Maestro generale dei Domenicani, si recò nel capoluogo patavino a predicare con successo agli studenti, attirò all'Ordine un gran numero di giovani, tra cui il sedicenne Alberto. Nonostante le resistenze dello zio e dei suoi genitori, entrò nel sodalizio e, per continuare i suoi studi, in un convento di Colonia. Fu poi lettore di teologia nei conventi di Hildesheim, Fribourg-en-Brisgau, Ratisbona (per due anni) e poi a Strasburgo. Nel 1245, Alberto fu inviato nella capitale francese ove conquistò il titolo d’esperto in teologia e divenne direttore d'una delle scuole domenicane del convento di Saint-Jacques, incorporate all'università. Durante il suo soggiorno in quella città iniziò la stesura della vasta enciclopedia scientifica che gli valse la ben nota celebrità e che terminò verso la fine della sua vita, benché fosse già, in concreto, completata nel 1256. Alberto lasciò probabilmente Parigi alla fine del 1248, quando il Capitolo Generale dei Predicatori, per estendere la formazione intellettuale delle nuove reclute, decise di inviarlo a Colonia come primo Reggente. Nonostante le sue numerose assenze questa città divenne la sua stabile residenza fino alla fine dei suoi giorni. Dal 1252 al 1272 intervenne come arbitro nelle gravi vertenze che scoppiarono tra la città ed i suoi vescovi. Ne1 1254 il Capitolo, tenuto a Worms, affidò ad Alberto il governo della provincia di cui si occupò molto attivamente. Nella primavera del 1259 sirecò al Capitolo generale di Valenciennes, dove elaborò con Tommaso d'Aquino e Pietro di Tarantasia (il futuro Innocenzo V), un importante regola per gli studi nell'Ordine. È probabile che si sia recato a Roma nel corso di quello stesso anno, chiamato dal pontefice che lo designò, il 5 gennaio 1260, reggente di Ratisbona, nonostante gli sforzi di Humbert, il generale dell'ordine, per evitare questa nomina. Alberto si dedicò con zelo ai doveri del suo nuovo incarico. Ma la necessità di mescolarsi anche agli affari temporali, in un tempo dove le chiese in Germania vivevano ancora del regime feudale, spinse il nuovo vescovo, più innamorato degli studi che della guerra, a dimettersi dal suo incarico nella primavera del 1262. Il 13 febbraio 1263 Urbano IV lo nominò predicatore della crociata per la Germania, la Boemia ed altri luoghi di lingua teutonica. Questa missione durante gli anni 1263 e 1264 gli fece percorrere la Germania da Ratisbona e Colonia fino alle frontiere con la Polonia. Dal 1265 sino all'inizio del 1267 Alberto fece un lungo soggiorno a Wurzbourg dove svolse, come a Colonia, il ruolo di pacificatore, pur continuando a studiare e scrivere. Benché risiedendo di solito in quella città, Alberto si muoveva spesso e durante gli anni dal 1268 al 1277 visitò diverse località del paese, dedicando nuove chiese e ordinando sacerdoti. Nell’anno 1274 partecipò al secondo concilio generale di Lione. Lasciò ancora una volta Colonia durante il secondo trimestre di 1277 per ritornare in Francia a difendere Tommaso d'Aquino perché Etienne Tempier, vescovo di Parigi, ed i Secolari della facoltà di teologia lo accusavano ingiustamente e tornò a Colonia nel 1278. Egli è considerato il massimo filosofo e teologo tedesco del medioevo, non solo per la sua erudizione ma anche per l'impegno a livello logico-filosofico nel far coesistere fede e ragione applicando la filosofia aristotelica al pensiero cristiano. Morì il 15 novembre 1280 e fu, dopo solenni funerali, sepolto nella Chiesa dedicata a Sant'Andrea, in Colonia. Beatificato da papa Gregorio XV il 27 novembre 1622, nel 1931 papa Pio XI lo proclamò santo e dottore della Chiesa. Il 16 dicembre 1941 fu dichiarato patrono dei cultori delle scienze naturali da papa Pio XII. E’ commemorato il 15 novembre. |
IL FRANCOBOLLO Emesso dalla Germania l'8 maggio 1980 Dentellato 13 1/4 x 14 Yvert 893 |
IL SANTINO |