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SAnt'alfonso de' liguori | ||
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Alfonso Maria de’ Liguori
nacque a Marianella (Napoli) il 27 settembre 1696. Primo di otto figli nati da Giuseppe de' Liguori e Anna Maria Caterina Cavalieri, originaria del Brindisino, come tutti i giovani rampolli delle nobili famiglie dell’epoca Alfonso compì in casa gli studi letterari e scientifici, dedicandosi pure alle belle arti e alla musica (è sua la notissima canzoncina natalizia “Tu scendi dalle stelle”). Nel 1708 si iscrisse alla facoltà di giurisprudenza dell'università di Napoli laureandosi col massimo dei voti, quando aveva solo 16 anni, in diritto civile ed ecclesiastico, con quattro anni di anticipo sull'età richiesta dalle leggi del tempo. Nel 1718 ottenne la nomina a Giudice del "Regio Portulano" di Napoli e, dopo pochi anni, ambasciatore del viceré cardinale Altan. Dopo dieci anni di successi come avvocato nel foro napoletano decise di farsi prete. Ricevuta l'ordinazione sacerdotale il 21 dicembre 1726, iniziò a svolgere il suo ministero in mezzo al popolino più bisognoso di aiuti spirituali. Osservando la miseria di tante anime, non si concedeva riposo e si recava non solo nei paesi intorno al Vesuvio, ma anche lungo la costa amalfitana, nelle sparute e dimenticate contrade di campagna lungo gli Appennini della Puglia e della Calabria, luoghi dimenticati dal pur numeroso clero locale. La salvezza di quelle anime era l’elemento catalizzatore di tutte le sue energie e delle straordinarie doti intellettuali. Per rendere la sua opera più profonda e duratura e per giungere con la sua azione di salvezza anche dove non poteva arrivare con la voce, fondò un istituto missionario e, con altrettanto entusiasmo, si diede all'apostolato della penna divenendo uno scrittore popolarissimo. Pubblicò centoundici opere, tra grandi e piccole. Alcune di esse hanno raggiunto centinaia di edizioni in gran parte delle lingue del mondo. Nel 1748 pubblicò la sua Theologia Moralis, opera per la quale il papa Leone XIII lo definì "il più insigne e il più mite dei moralisti". La Congregazione del SS. Redentore, da lui fondata il 9 novembre 1732 a Scala (Salerno), aveva lo scopo di "continuare l'esempio di Gesù Cristo nel predicare la divina parola alle anime più abbandonate, specialmente ai poveri". Eletto vescovo di Sant'Agata dei Goti (Benevento), morì a Nocera de’ Pagani (Salerno) il primo giorno di agosto del 1787. Beatificato il 15 settembre 1815 da papa Pio VII, canonizzato da Gregorio XVI nel 1839, fu dichiarato dottore della Chiesa da papa Pio IX nel 1871. Pio XII lo elesse patrono dei confessori e dei moralisti nel 1950. |
IL FRANCOBOLLO Emesso dal Vaticano il 20 novembre 1996 in occasione del terzo centenario della nascita Dentellato 13 ¼ x 13 ¾ Yvert 1051 |
IL SANTINO |