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SAnt'andrea apostolo
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Santa Pazienza




35 Il giorno seguente, Giovanni era di nuovo là con due dei suoi discepoli;
36 e fissando lo sguardo su Gesù, che passava, disse: "Ecco l'Agnello di Dio!"
37 I suoi due discepoli, avendolo udito parlare, seguirono Gesù.
38 Gesù, voltatosi, e osservando che lo seguivano, domandò loro: "Che cercate?" Ed essi gli dissero: "Rabbì (che, tradotto, vuol dire Maestro), dove abiti?"
39 Egli rispose loro: "Venite e vedrete." Essi dunque andarono, videro dove abitava e stettero con lui quel giorno. Era circa la decima ora.
40 Andrea, fratello di Simon Pietro, era uno dei due che avevano udito Giovanni e avevano seguito Gesù.

Così appare per la prima volta Andrea nel Vangelo di Giovanni (Gv. 1,35-40). Era dunque Andrea un discepolo di Giovanni Battista, e da altre fonti sappiamo che era probabilmente coetaneo di Gesù, ed era nato a Betsaida, sulle sponde del lago di Tiberiade. Sia lui che il fratello Pietro, all'epoca di questo primo incontro vivevano a Cafarnao, dove l'intera famiglia si era trasferita per esercitare con miglior profitto l'attività della pesca.

L'altro discepolo del Battista era probabilmente uno dei due fratelli Giacomo e Giovanni di Zebedeo, anch'essi pescatori, amici e soci di Andrea e Pietro, ed insieme a loro chiamati da Gesù a diventare "pescatori di uomini". E' questa la scena riprodotta nel nostro francobollo: un affresco eseguito del Ghirlandaio (XV° secolo) nella Cappella Sistina.

I quattro vengono presentati nei vangeli, sin dalla loro prima chiamata, come pescatori e più volte li ritroviamo con le barche sul lago di Tiberiade, come nel noto episodio della pesca miracolosa, o dopo la Resurrezione, quando Gesù apparve a Pietro e ad altri discepoli intenti alla pesca.

Furono proprio questi quattro Apostoli ad interrogare Gesù sul monte degli Ulivi, poco prima dell'ultima pasqua (Mc 13,3-4):
3 Mentre era seduto sul monte degli Ulivi, di fronte al tempio, Pietro, Giacomo, Giovanni e Andrea lo interrogavano in disparte:
4 "Dicci, quando accadrà questo, e quale sarà il segno che tutte queste cose staranno per compiersi?".

ed a loro il Maestro prospettò la necessità di predicare il Verbo e prefigurò le persecuzioni di cui sarebbero stati oggetto.

Dopo la morte di Cristo, mentre il fratello Pietro portava la "buona novella" a Roma, Andrea rimase in Oriente. Secondo un testo apocrifo copto Gesù lo avrebbe benedetto con le parole: "Tu sarai una colonna di luce nel mio regno, in Gerusalemme, la mia città prediletta", dove per "Gerusalemme" si dovrebbe intendere più in generale l'Oriente.

Infatti secondo lo storico Eusebio di Cesarea, vissuto sul finire del III secolo, Andrea predicò il Vangelo in Asia Minore, e nelle regioni che oggi corrispondono alla Romania, all'Ucraina e alla Russia meridionale. Fu lui a fondare la sede episcopale Bisanzio, primo nucleo del Patriarcato di Costantinopoli, di cui è riconosciuto come patrono.

Passato in Grecia e divenuto guida della comunità cristiana di Patrasso fu imprigionato e condannato a morte per crocifissione. Ritenendosi indegno di andare incontro al martirio con le modalità che erano state del suo Maestro, Andrea chiese allora di essere crocifisso su una croce "decussata", vale a dire avente forma di X, e che da allora viene definita Croce di Sant'Andrea.

Secondo la tradizione, questo sarebbe avvenuto il 30 novembre dell'anno 60 d.C., ed in questa data Andrea Apostolo viene oggi celebrato da tutte le religioni cristiane.

 

IL FRANCOBOLLO



Emesso dal Vaticano
il 9 maggio 2000
nella serie
"La Cappella Sistina restaurata"

Scott 1156
Dentellato 11½ x 11¾

IL SANTINO