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Su Barbara esistono leggende, il
cui valore storico è molto discutibile in quanto secondo queste narrazioni
il suo martirio è posto tra l'anno 235 e il 313 in Natioccia, Nicomedia,
Heliopolis, Euchatia e anche in altre località del Medio Oriente.
Nelle tradizioni latine essa sarebbe invece vissuta in Toscana. Nel Martirologio d'Adone si legge: "In Scia natale sante Barbare virginia jet martiri sub Maximiano imperatore". Ci si trova, quindi, di fronte al caso di una martire il cui culto fino all'antichità fu assai diffuso, tanto in Oriente quanto in Occidente. Nella leggenda, arricchita com'è uso di particolari fantastici, è narrato che Dioscuro, suo padre, fece costruire una torre per proteggere la figlia dai numerosi pretendenti. Lei non aveva intenzione di coniugarsi, ma di consacrarsi a Dio e prima di entrare nell'edificio, non essendo stata battezzata e desiderando di ricevere il sacramento, si recò in una piscina d'acqua e vi s'immerse tre volte dicendo: "Battezzasi Barbara nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo". Per ordine del genitore la costruzione avrebbe dovuto avere due finestre ma la giovane ne volle tre in onore della Santa Trinità. Il padre, pagano, saputo della professione cristiana della figlia, decise di ucciderla, ma lei, passando miracolosamente fra le pareti dell'immobile, riuscì a fuggire. Nuovamente catturata, il padre la condusse davanti al magistrato affinché fosse seviziata e uccisa. Il prefetto Marciano cercò di convincere la giovane a recedere dal suo proposito poi, visti inutili i tentativi, ordinò di torturarla. Durante la notte, continua il racconto, ebbe una visione e fu completamente risanata. Il prefetto allora la condannò al taglio della testa e fu il padre stesso che eseguì la sentenza. Subito un fuoco discese dal cielo e bruciò completamente il crudele genitore, di cui non rimasero nemmeno le ceneri. L'imperatore Giustino, nel sesto secolo, avrebbe traslocato le reliquie della martire dall'Egitto a Costantinopoli e più tardi i veneziani le trasferirono nella loro città. Nel 1009 furono traslate nella chiesa di San Giovanni Evangelista a Torcello. In Italia il culto di Barbara ebbe probabilmente inizio durante il periodo bizantino e si sviluppò poi durante le Crociate. Se ne trovano tracce in Toscana, in Umbria e nella Sabina. La santa è particolarmente invocata contro la morte improvvisa (allusione a quella del padre, secondo la leggenda); in seguito il suo patronato fu esteso a tutte le persone che sono esposte nel loro lavoro al pericolo d'incidenti mortali, come artificieri, artiglieri, carpentieri e minatori. Oggi è venerata anche come protettrice dei vigili del fuoco. Nella Marina Militare il deposito delle munizioni è denominato "santabarbara". La Chiesa Cattolica la ricorda il 4 dicembre. |
IL FRANCOBOLLO E messo dalla Francia il 20 novembre 1976 Soprattassa a favore della Croce Rossa Fa parte di una serie dedicata alle sculture religiose della chiesa di Brou, a Bourg en Bresse Yvert 1910 Dentellato 13 |
IL SANTINO |