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SAn biagio | ||
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Biagio, la cui storia è giunta fino a noi attraverso La Leggenda Aurea di Jacopo da Varagine, che ebbe grande diffusione nel Medioevo, non appare nella più arcaica "martirologia", detta di san Girolamo. Viene solo citato dai cronisti posteriori che concordano tutti nel considerarlo vescovo di Sebaste, in Armenia. Poiché le loro relazioni si basano su tradizioni molto antiche che sono legate alla venerazione del santo nella liturgia della Chiesa non possono essere respinte, anche se i particolari contenuti nelle narrazioni riguardanti la sua vita e il suo martirio sono puramente leggendari e non hanno alcun valore storico. Secondo una leggenda, prima di essere elevato alla sede episcopale sarebbe stato un medico. Arrestato da un governatore di nome Agricola, durante una prima persecuzione ordinata dall'imperatore, fu picchiato e poi parzialmente scorticato con i pettini di ferro usati per la cardatura della lana. Subì un secondo arresto e, dopo un periodo di prigionia, gettato in un lago, dal quale uscì salvo. Il suo corpo, recuperato da alcuni cristiani, venne deposto nella cattedrale di Sebaste ma nel 732, per sfuggire all'invasione araba, le sue spoglie vennero imbarcate da alcuni armeni alla volta di Roma. Secondo la tradizione, un'improvvisa tempesta costrinse la nave ad interrompere il viaggio nelle acque di Maratea presso l'isolotto di Santojanni. I profughi pensarono che quella fosse la volontà del santo. Invocato contro i mali di gola in ricordo di un miracolato ragazzo armeno che aveva una lisca di pesce conficcata nella trachea, la sua festa è ricordata, in alcuni luoghi, con la benedizione di san Biagio: due candele consacrate e accese vengono incrociate da un sacerdote e mantenute sopra le teste dei fedeli Il Synaxaria (collezioni delle vite dei santi) greco lo commemora l'11 febbraio. Nella Chiesa Latina la sua festa cade invece il 3 febbraio. |
IL FRANCOBOLLO Francobollo emesso dal Liechtenstein il 1° settembre 2003 D entellato 13 1/2 Yvert 1267 |
IL SANTINO |