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san brunone di querfurt
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Santa Pazienza




Brunone nacque nel 974 a Querfurt, in Sassonia, da una famiglia di nobili tedeschi e fin dall'età di sei anni fu avviato agli studi ecclesiastici presso la scuola della cattedrale di Magdeburgo, dove ebbe per maestro il celebre Adalberto di Magdeburgo.

Se la sua famiglia fosse effettivamente imparentata con l'imperatore Ottone III è tema ancor oggi dibattuto dagli storici, quello che invece è certo è che quando all'età di 15 anni la reggenza finì e Ottone salì al trono del Sacro Romano Impero volle al suo fianco Brunone, allora ventenne, con l'incarico di canonico di corte.

In questa veste Brunone seguì l'imperatore a Roma per l'incoronazione solenne, e qui incontrò Adalberto di Praga, anch'egli formatosi a suo tempo sotto la guida di Adalberto di Magdeburgo e impegnato nella evangelizzazione dei popoli dell'est europeo. L'ammirazione che Adaberto suscitò nel giovane Brunone fu tale che egli, abbandonando l'importante incarico da poco conferitogli dall'imperatore, decise di farsi monaco camaldolese nello stesso convento di Adaberto, prendendo il nome di Bonifacio e divenendo in seguito seguace di san Romualdo nella sua campagna contro la rilassatezza dei costumi monacali.

Nel frattempo Adalberto, tornato alla sua missione evangelizzatrice in terra di Prussia, era andato incontro al martirio, e questo avvenimento condizionò la vita futura di Brunone il quale, dopo avere scritto una biografia del "primo martire dei Prussiani", decise di dedicarsi anche lui all'evangelizzazione delle tribù orientali.

Lasciato dunque il convento di Ravenna, nel 1004 ottenne da papa Giovanni XVIII la nomina di arcivescovo "ad gentium", e insieme ad altri missionari intraprese negli anni successivi varie spedizioni apostoliche in diversi paesi come la Svezia, la Moravia, l'Ungheria e la Prussia.

La sua conoscenza della corte imperiale, anche se Ottone III era nel frattempo morto, gli consentiva di trovare appoggio anche negli ambienti politici, e spesso univa ai suoi intenti missionari anche incarichi diplomatici, riuscendo a sedare contrasti e guerre tra le varie tribù.

In questo periodo scrive anche la "Vita dei Cinque Fratelli" testo agiografico che narra il martirio di cinque suoi confratelli camaldolesi, avvenuto nel 1003 in Polonia, ed è un testo in qualche modo premonitore, perché sul finire del 1008, insieme a diciotto compagni, Brunone diede inizio ad una nuova campagna evangelizzatrice che lo portò ancora in Prussia.

Qui riuscì a convertire al cristianesimo Netimer, re dei Lituani, per poi spingersi, all'inizio del 1009, ancora più a est, verso la Sudovia dove però lui e i suoi compagni incontrarono la violenta opposizione di Zebeden, fratello dell'appena convertito Netimer.

Il 9 di marzo del 1009 Brunone fu decapitato, e i suoi diciotto compagni di avventura furono impiccati nei giorni successivi. I loro corpi furono riportati in Polonia da Boleslao il Grande e furono da subito oggetto di venerazione. Pochi anni dopo Brunone venne canonizzato, ed è ricordato col nome di "secondo martire dei Prussiani".

Fino a qualche anno fa era celebrato in due date distinte: il 19 giugno con il nome di Bonifacio (ed è questa appunto la data riportata nel santino qui a fianco riprodotto) e il 15 ottobre con il nome di Brunone; ma il moderno e recentissimo "Martyrologium Romanum" lo pone solo al 9 marzo.

IL FRANCOBOLLO



Emesso dalla Polonia
il 19 giugno 2009,
in occasione delle celebrazioni
per il millenario del martirio

Dentellato 11 ½ x 11 ¼
Yvert 4160

IL SANTINO