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SAn tommaso d'aquino | ||
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Tommaso, conosciuto come “doctor
angelicus“ nacque, si presume, il 28 gennaio del 1226, nel castello
di Roccasicca ( l’attuale Roccasecca in provincia di Frosinone). Oblato a cinque anni a Montecassino, studierà dapprima a Napoli e a 18 anni, sarà sequestrato dai fratelli per ordine del padre, conte Landolfo d’Aquino, (imparentato con la famiglia imperiale degli Hohenstaufen): non amava, per politica, che il figlio appartenesse all'ordine dei Predicatori di san Domenico. Liberato dopo un anno, si recò, per studio, a Parigi con Giovanni Teutonico (generale dell’Ordine) ove, nel 1252, acquisì il dottorato in teologia e completò la formazione religiosa a Colonia, alla scuola di sant’Alberto Magno. Terminati gli studi fu docente di filosofia e teologia tenendo cattedra a Viterbo, Orvieto, Roma e a Napoli. Domenicano dal 1244 (formatosi nel monastero di Montecassino), la sua opera più celebre è la Summa Theologiae, dallo stile molto semplice e preciso. Di costituzione obeso, contemplativo, mite e taciturno era rispettato da tutti: gli amici lo avevano soprannominato "il bue muto”. Sempre immerso negli studi, il suo motto era "contemplata aliis tradere"; voleva che gli altri partecipassero ai frutti delle sue riflessioni. Morì nel monastero cistercense di Fossanova nelle prime ore del 7 marzo 1274, mentre si accingeva a partire per il concilio di Lione, convocato dal beato Gregorio X. Papa Giovanni XXII, nel 1323, lo inserì nell'albo dei santi e, a coloro che gli facevano notare che Tommaso non aveva compiuto prodigi neppure dopo la morte, il Santo Padre rispose con una frase divenuta famosa: "Quante proposizioni teologiche scrisse, tanti miracoli fece". |
IL FRANCOBOLLO Emesso dall'Italia il 25 ottobre 1974 Yvert n. 1202 Ddentellato 13¼x14. Riproduce il quadro “Glorificazione di san Tommaso”, opera attribuita a Francesco Traini e conservata nella chiesa di Santa Caterina a Pisa |
IL SANTINO |