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SAn filippo apostolo | ||
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Secondo i Vangeli ( Matteo 10,3; Marco 3,18; Luca 6,14) Filippo fu tra i primi pescatori a unirsi a Gesù. Questo parrebbe confermare quello che viene tramandato intorno al suo luogo di nascita, secondo tradizione indicato in Betsaida, villaggio sulle rive del lago Tiberiade del quale erano originari anche Pietro e suo fratello Andrea. Giovanni che non fornisce una lista completa degli apostoli, ma ne cita più o meno esplicitamente otto, è quello che più degli altri parla di Filippo, mettendolo in relazione con Natanaele di Cana (tradizionalmente identificato con Bartolomeo), che proprio Filippo avrebbe portato al cospetto del Messia (Giovanni 1, 43-46). Sempre Giovanni, cita ancora Filippo come colui che Gesù, poco prima della miracolosa moltiplicazione dei pani e dei pesci, interroga per metterne alla prova la fede: "Gesù vide che una grande folla veniva da lui e disse a Filippo: Dove possiamo comprare il pane perché costoro abbiano da mangiare?" (Giovanni 6, 5-7) Dopo l'Ascensione di Gesù, troviamo Filippo con gli altri apostoli e i primi fedeli, allorché viene nominato Mattia al posto del traditore Giuda (Atti degli apostoli, I) La morte dell'apostolo Filippo sarebbe avvenuta, secondo la tradizione, a Hierapolis (nelle vicinanze della odierna città termale turca di Pamukkale) ma esistono diverse versioni sulle modalità della sua morte: secondo alcuni fu crocifisso a testa in giù, secondo altri morì in tarda età e per cause naturali. A lui è attribuito un vangelo gnostico di cui nel 1945 fu ritrovato un manoscritto di trentacinque pagine, databile al IV secolo, tra i codici di Nag Hammâdi. Il cosiddetto Vangelo di Filippo ha goduto di un momento di popolarità nel 2003, quando Dan Brown ne citò un passo a sostegno della tesi centrale nella trama del Codice da Vinci: il presunto matrimonio tra Gesù con la Maddalena. In realtà gli studiosi sono concordi nell'affermare che il brano in questione, già in partenza molto lacunoso, è stato ricostruito con una certa disinvoltura. Poco altro si sa di lui, a parte quello che, secondo quanto riportato da Eusebio (Storia Ecclesiastica, III,31,3) era contenuto in una lettera di Policrate, vescovo di Efeso nella seconda metà del II secolo, a papa Vittore: "Filippo, uno dei dodici apostoli, riposa a Hierapolis con due sue figlie che si serbarono vergini tutta la vita, mentre la terza, vissuta nello Spirito Santo, è sepolta a Efeso". Nel 2008 un'equipe di archeologi italiani scoprì, in un sepolcro dell'antica località, un loculo che è stata poi identificato come la sepoltura di san Filippo. Le iscrizioni e la presenza di un luogo di culto antico confermerebbero l'identificazione della camera sepolcrale con quella appartenuta all'apostolo, ma la tomba, aperta nel 2011, risultò vuota. Le spoglie mortali del santo sarebbero quelle rinvenute nel VII secolo e deposte sotto l'altare nella Basilica dei XII Apostoli a Roma. Riportate alla luce il 15 gennaio 1873 e nuovamente tumulate il 9 maggio 1879, sono venerate dalla Chiesa Cattolica e dalla Evangelica il 3 maggio, dalla Chiesa Anglicana il 1 maggio, dalla Ortodossa il 14 novembre, dalla Copta il 18 novembre e da quella Armena il 17 novembre. |
IL FRANCOBOLLO Yvert 2234
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