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SAn giacomo il minore
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Santa Pazienza




Presente in tutte le quattro principali liste degli Apostoli tramandate dalle scritture, Giacomo il Minore era così detto perché più giovane dell’altro apostolo Giacomo (il Maggiore, appunto), figlio di Zebedeo e fratello di Giovanni evangelista, anch’egli apostolo.

Le fonti sono però discordanti e, forzatamente, frammentarie, e in mancanza di dati certi sulle date di nascita dei primi discepoli di Gesù Cristo alcuni biblisti ritengono che Giacomo il Maggiore fosse così definito solo per essere, appunto, il fratello maggiore di Giovanni, mentre l’appellativo Minore dell’altro Giacomo traesse origine dalla sua bassa statura.

Secondo la tradizione cattolica Giacomo il Minore era figlio del fratello di Giuseppe, chiamato Cleofa (e a volte Alfeo) e quindi cugino di Gesù; aveva un fratello, più giovane di lui, compreso nel novero degli Apostoli, e cioè Giuda Taddeo. Giacomo e Taddeo (non a caso rappresentati insieme nel nostro francobollo) sarebbero dunque cugini di Gesù. La loro madre, che si chiamava Maria come quella di Gesù, è indicata col nome di Maria di Cleofa, ed è una delle tre donne che la tradizione vuole presenti ai piedi della croce sul monte Calvario.

In tutti e tre i Vangeli sinottici però a Giacomo e Taddeo si fa riferimento come “fratelli” di Gesù, e se questo è inconciliabile con il dogma cattolico della verginità della Madonna, gli ortodossi non esitano a interpretare il termine aramaico usato (che è considerato comunque ampiamente polisemico) come “fratellastri”, ipotizzando quindi un precedente matrimonio di Giuseppe, mentre la maggior parte degli studiosi protestanti li considera effettivamente fratelli carnali di Gesù, il quale avrebbe avuto anche almeno due sorelle.

Per i cattolici Giacomo il Minore è considerato invece “cugino” (non esisteva in ebraico antico un termine per indicare univocamente i cugini dei vari gradi) o addirittura “parente stretto” del Messia, e di lui il Martirologio Romano fornisce questa descrizione: “Giacomo, figlio di Alfeo, detto il Giusto, ritenuto dai Latini fratello del Signore, resse per primo la Chiesa di Gerusalemme e, durante la controversia sulla circoncisione, aderì alla proposta di Pietro di non imporre quell’antico giogo ai discepoli convertiti dal paganesimo, coronando, infine, il suo apostolato con il martirio.”

L’identificazione con Giacomo il Giusto, che molte fonti indicano effettivamente come primo vescovo di Gerusalemme e morì lapidato, viene da più parti giustificata con l’assenza del nome di Giacomo il Minore tra le destinazioni degli Apostoli che, inizialmente stabilitisi in Gerusalemme formando il nucleo centrale della nascente comunità cristiana, si suddivisero in seguito il compito di annunciare il Vangelo nel mondo allora conosciuto.

Giacomo il Minore sarebbe dunque rimasto a guidare la Chiesa di Gerusalemme, anche se la chiesa ortodossa, pur ammettendo la morte violenta di entrambi (uno ucciso a bastonate e l’altro, appunto, lapidato) in tempi molto ravvicinati tra il 62 e il 63 d.C. considera i due come figure distinte, e venera come santo anche Giacomo il Giusto, ma in una data diversa.

 

IL FRANCOBOLLO



Emesso dal Principato di Monaco
il 3 aprile 2000
per la serie "I dodici apostoli"

Yvert 2236
Dentellatura 13¼

IL SANTINO