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beato jerzy POPIEŁUSZKO | ||
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Se c'è una qualità che Jerzego Popiełuszko non ha ereditato da quello che può essere definito il suo padre spirituale, questa è la diplomazia. Nato il 14 settembre del 1947 da una famiglia di contadini del villaggio di Okopy, 250 chilometri a nord-est di Varsavia, e vicinissimo alla frontiera dell'URSS, aveva coltivato fin da giovane la sua vocazione, fino ad essere ordinato sacerdote nel maggio del 1972 dal cardinale Stefan Wyszyński. Un personaggio, quello di Wyszyński, che ha segnato indissolubilmente gli anni del dopoguerra e della guerra fredda in un paese, la Polonia, dove le radici religiose cattoliche si trovarono a convivere in maniera spesso traumatica con la repressione stalinista. Repressione che, sotto il governo di Bolesław Bierut, soprannominato "lo Stalin polacco", costrinse il neo-eletto vescovo di Varsavia e ritirarsi nei primi anni '50 in convento. Dal 1956 in poi, con l'avvento di Gomułka e l'avvio della "via polacca al socialismo", Wyszyński fu pronto a concordare con Gomułka un modus vivendi tra Stato e Chiesa, evitando atteggiamenti che avrebbero potuto accrescere la tensione nel Paese e favorire un intervento armato sovietico. Benché giudicato a volte severamente dalla Curia romana, questo suo atteggiamento diplomatico consentì tuttavia una certa libertà di culto ai cattolici polacchi. E' questa relativa libertà che permise alla Chiesa Cattolica, in anni di rivolte spesso concluse nel sangue, di mantenere in Polonia una notevole autorevolezza. E grazie a questa autorevolezza fu quasi spontaneo che la Chiesa diventasse, agli inizi degli anni '80, l'unica forza capace di esercitare una certa possibilità di critica nei confronti del regime, critica che spesso trovava possibilità di espressione solo nelle prediche dei sacerdoti dal pulpito. Fu in questo contesto che padre Jerzy (vezzeggiativo di Jerzego, cioè Giorgio), dopo un periodo trascorso come cappellano nel suo paese di origine occupandosi principalmente dell'educazione dei giovani, si avvicinò al movimento operaio polacco e alle sue istanze di giustizia sociale. Nel settembre del 1980, in occasione delle grandi manifestazioni nei cantieri navali di Danzica guidati dal futuro presidente della Polonia Lech Wałęsa, Jerzy si trovò così a celebrare in fabbrica una messa solenne durante uno sciopero. Da allora il suo percorso fu indissolubilmente legato a quello del sindacato autonomo di Solidarność, avverso al regime comunista. Nelle sue prediche lanciava critiche al sistema e invitava la gente a contestare il regime, raggiungendo anche una buona popolarità internazionale quando Radio Free Europe cominciò a ritrasmettere nel mondo molti dei suoi sermoni. Tutto questo lo rese ben presto inviso alle gerarchie governative, tanto da venire più volte minacciato e invitato al silenzio da parte del Ministero dell'Interno. Ma la diplomazia non era dote della quale padre Popiełuszko fosse particolarmente fornito: nonostante gli inviti alla prudenza che gli giungevano anche da amici e religiosi a lui vicini, continuò infatti la sua opera di opposizione al regime. La situazione precipitò nell'autunno del 1984, quando venne coinvolto in uno "strano" incidente automobilistico dal quale riuscì a salvarsi. Era il 13 ottobre, ma ormai era diventato troppo scomodo, e la sua sorte era dunque segnata: nemmeno una settimana dopo, il 19 ottobre, di ritorno da un servizio pastorale, Jerzy fu rapito da un commando di militari. Rinchiuso nel bagagliaio di un automobile, padre Popiełuszko fu bastonato a morte. Il suo corpo, gettato nella Vistola fu ritrovato solo dieci giorni dopo. Ai funerali, segnati da disordini che scoppiarono un po' dappertutto in Polonia, partecipò quasi mezzo milione di persone, tra i quali il leader di Solidarność Lech Wałęsa. La messa solenne di beatificazione di don Jerzy Popiełuszko, "servo di Dio ucciso in odio alla fede", è stata celebrata il 6 giugno del 2010. La sua tomba, situata accanto la chiesa di San Stanislao Kostka a Varsavia, è meta di continui pellegrinaggi. |
IL FRANCOBOLLO Emesso dalla Polonia il 6 giugno 2010 in occasione della beatificazione Yvert 4209 Dentellato 11¾ x 11½ |
IL SANTINO |