Destinato a diventare un anticipatore dei metodi educativi moderni, Marcellin Joseph Benoit, ultimo di otto figli di un mugnaio, nasce a Marlhes, vicino a Saint-Chamond (Loire) il 20 maggio 1789.

Studente non brillante, a 16 anni viene accettato nel seminario minore di Verrières, anche se , non è attratto dalla scuola. Sostenuto dal parroco sceglie però lo studio e nel 1816, dopo aver frequentato l'istituto ecclesiastico di Lione viene ordinato sacerdote.

Un suo compagno, Giovanni Maria Colin, aveva istituito un sodalizio, detto «Società di Maria», composto da un gruppo di chierici (tra cui Marcellino) per indirizzare il loro ministero all'educazione della gioventù. Nel 1817 Champagnat, ispirandosi a quella congregazione fonderà i «Fratelli Maristi» che pur non essendo preti hanno lo stesso scopo formativo.

Nel 1823 l'arcivescovo di Lione li autorizza a pronunciare i voti e così li trasforma in religiosi con l'iniziale riconoscimento diocesano. Due anni dopo, sempre vicino a Saint- Chamond, nascerà la casa madre "costruita" da Marcellino ed i suoi confratelli.

Nel 1903, i Fratelli Maristi furono costretti ad emigrare a Grugliasco (Piemonte) perché espulsi dalla Francia a causa delle leggi anticlericali dell'ex teologo e poi ministro radicale Emile Combes.

Champagnat muore il 6 di giugno 1840 nel giorno in cui viene ancora oggi ricordato.
Verrà dichiarato Venerabile da papa Benedetto XV (il 22 giugno 1920), beatificato da Pio XII (il 25 maggio 1955), e santificato da Giovanni Paolo II (il 18 aprile 1999).