Villibrordo (Willibrord), nacque in Northumberland nell'anno 658.

Formatosi nell'abbazia inglese di Ripon, all'età di vent'anni si recò in Irlanda, presso l'abate Egberto per studiare teologia e a trent'anni fu consacrato sacerdote e inviato, con undici compagni, ad evangelizzare la Frisia (Paesi Bassi) e parte della Germania.

Sbarcati all'imbocco dell'Escaut, una regione di terre acquitrinose, nel 689, i missionari si diressero all'interno, accolti con grandi onori dal duca Pipino (il breve) di Héristal.

Ma Villibrordo, prima di dare inizio alla sua opera di evangelizzazione, volle recarsi a Roma per avere il beneplacito del papa Sergio I.

Ricevuta l'approvazione e l'incoraggiamento tornò dai sui confratelli e scelse Anversa come centro del suo apostolato e avamposto delle future fondazioni, tra cui la più celebre fu quella di Utrecht.

Per l'erezione della nuova diocesi in Frisia, si recò nuovamente dallo stesso pontefice che , il 23 novembre 695, lo consacrò vescovo col nome di Clemente.

Da questa data, in poi, sarebbe arduo elencare tutti i viaggi dell'infaticabile missionario, dalle rive del Reno fino alla Danimarca.

Questo uomo, che i biografi descrivono piccolo di statura, nero di capelli, di delicata costituzione, con occhi profondi e vivi, incarnò il tipo ideale del monaco occidentale: un lavoratore che non conosce crisi di scoramento, austero, prudente e leale.

Fondò a Echternach (Lussemburgo) un piccolo cenobio, ove morì il 7 novembre 738. Aveva ottantun anni di età ed il suo corpo fu deposto in un sarcofago del monastero.