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Le Cattedre ambulanti di agricoltura |
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di Vinicio Sesso ed il contributo di Alcide Sortino | ||||||||||||||
Qualche giorno fa la pubblicazione di una cartolina postale da parte di un amico su un gruppo filatelico in fb mi ha molto incuriosito. “21/7/1927 da Pozzuoli a Boscoreale affrancata con 40 cent. del Centenario Francescano”. Niente di particolare da rilevare se non i due indirizzi del mittente e del destinatario: Cattedra ambulante di Agricoltura. Nella memoria un vago ricordo. Qualcosa del genere mi sembrava di averla già vista, ma dove e quando? Nell’attesa che i neuroni, intorpiditi dalla quarantena imposta dall’emergenza Covid-19, si rimettano in funzione cerco su internet qualche informazione su questa istituzione, per me, quasi del tutto ignota.
E scopro, grazie a Wikipedia, che le “cattedre ambulanti di agricoltura furono per quasi un secolo la più importante istituzione di istruzione agraria, rivolta in particolare ai piccoli agricoltori, con l'apporto delle istanze più avanzate degli ambienti intellettuali e dal mondo della docenza, prima libera, poi di ruolo, proveniente dalle scuole e dagli istituti tecnici“ Sintetizzando le informazioni, vengo a conoscenza che, nella I Riunione degli scienziati italiani che si tenne a Pisa nel 1839 venne posta la questione e quindi la necessità di diffondere e conseguentemente applicare le conoscenze agronomiche al mondo rurale I comizi agrari (cioè gli Istituti creati con R.D. 3452 del 23 dicembre 1866, situati in ogni capoluogo di circondario creati per dare sostegno all'agricoltura e per la diffusione di tecniche e innovazioni in campo agricolo), in collaborazione e con l'aiuto delle amministrazioni locali, delle prefetture e delle locali società agrarie furono i primi promotori delle Cattedre Ambulanti. Successivamente nelle regioni Basilicata (1904) Calabria (1906) e Sardegna (1907) la costituzione delle predette cattedre avvenne a seguito di emanazioni di legge nazionali. L’intento di queste normative, all’interno di un quadro di interventi organici e speciali a favore del Mezzogiorno d’Italia era quello di contribuire al miglioramento dell’agricoltura in queste aree del territorio nazionale. Il compito attribuito alle Cattedre era quello di "diffondere l'istruzione tecnica fra gli agricoltori, di promuovere in ogni ramo il progresso in agricoltura e disimpegnare i servizi agrari loro attribuiti". Nel periodo tra il 1986 ed il 1900 vennero istituite 37 Cattedre consorziali e 2 Cattedre Statali. Dal 1901 al 1919 aumentarono sensibilmente raggiungendo la cifra di 67 quasi il doppio di quelle istituite del periodo precedente con 134 sezioni distaccate. A queste sono da aggiungere 13 Cattedre statali con 15 sezioni distaccate. Nel 1919 il maggior numero delle Cattedre consorziali si trovava nell’Italia settentrionale, discendeva nell’Italia centrale e nell’Italia meridionale e in Sicilia il numero era assolutamente esiguo. Nessuna Cattedra era istituita in Sardegna. Se ne deduce che questa Istituzione aveva avuto seguito nelle regioni con una agricoltura più evoluta e poco sviluppo nelle zone ad agricoltura latifondistica o con proprietà molto frazionata anche per scarsità di iniziative locali. Alla data di soppressione vi erano in Italia 94 Sezioni provinciali 280 ordinarie e 111 specializzate (di cui 89 di zootecnica, 18 di ortofrutticoltura, 1 di caseificio, 1 di fitopatologia,1 di olivicoltura,1 di viticoltura). Ma come erano costituite queste Cattedre Ambulanti di Agricoltura? Le attività di istruzione, generalmente non erano presso una sede, ma usualmente veniva preferito recarsi presso le aziende agricole oppure presso i mercati nei giorni di tenuta degli stessi o comunque direttamente presso chi ne facesse esplicita richiesta. Al fine di meglio diffondere le nuove conoscenze di solito le Cattedre curavano anche la pubblicazione di appositi giornali o opuscoli.
Le Cattedre Ambulanti di Agricoltura vennero infine soppresse con Legge 13 giugno 1936 n° 1220. Difatti questa norma le trasformò in ispettorati provinciali dell'agricoltura, cessando di essere emanazione delle iniziative locali e diventando di fatto uffici esecutivi del Ministero dell'agricoltura e delle foreste. Al termine della lettura di quanto rinvenuto su internet, in particolare sulla preziosa Wikipedia, il processo mnemonico di recupero ha fatto riemergere l’informazione da tempo archiviata e immediatamente ho ritrovato il faldone giusto dove era conservato il pezzo che l’immagine postata dall’amico Salvatore Altiero mi aveva indotto a ricercare. 25/6/VIII (1931) da Montella (Av) per Avellino da Cattedra Ambulante di Agricoltura per la Provincia Di Avellino SEZIONE DI MONTELLA diretta al Direttore Pollaio provinciale di Avellino con invito a ritirare un galletto di razza Livorno bianca messo a disposizione dagli agricoltori del Ministero dell’Agricoltura. E così la Cattedra Ambulante di Agricoltura adempiva al meglio il compito affidato: La gallina livornese bianca (così chiamata perché si è diffusa in tutto il mondo proprio a partire dal porto di Livorno in Toscana, esportata soprattutto verso l’America) pur essendo più piccola di altre razze avicole è caratterizzata da veloce crescita e rusticità, ed è in grado di deporre una notevole quantità di uova in un anno, ed è proprio per questa ragione che si è così tanto diffusa anche all’estero come una tra le migliori galline ovaiole del pianeta. Fonti bibliografiche: Wikipedia Il contributo di Alcide SORTINO
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