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CREMA ESPRESSI POSTALIZZATI | ||||||||||||||
Flavio Pini | ||||||||||||||
Accanto all’affrancatura venne apposto questo bollo di non facile comprensione. Il Dizionario postale e filatelico italiano dell’Accademia Italiana di Filatelia e Storia Postale ci fornisce una definizione del verbo postalizzare: “affidare la consegna degli espressi ai portalettere nel normale giro di distribuzione, quando mancano i fattorini o la normale distribuzione finisce per essere più rapida”. Ai portalettere venivano anche affidati gli espressi con affrancatura insufficiente per i quali era prevista la consegna in via ordinaria, ma non è questo il nostro caso. L’espresso venne affidato al portalettere nel normale giro di distribuzione e questa modalità era diventata talmente comune, tra scioperi, rispetto sindacale del mansionario, deficit delle poste e ricorso enorme all’espresso per avere un arrivo in tempi decenti, che alcuni uffici postali predisposero un bollo apposito. Questo bollo predisposto in modo autonomo dagli uffici postali è noto in diverse dimensioni ma, quasi sempre, solo con la generica dicitura “POSTALIZZATO”.
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