STORIA POSTALE


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Filatelia e Storia postale
AISP - mio intervento del 4 giugno 2004 a un pranzo sociale a Milano
Lorenzo Carra

Quando nell’ormai lontano 1966 nasceva l’AISP, con essa iniziava a diffondersi anche in Italia la Storia Postale.
Furono personaggi carismatici come Aldo Pozzolini Gobbi, Achille Rivolta, Robson Lowe, Enzo Diena, Mario Gallenga, Albino Bazzi, Daniele Zanaria (purtroppo scomparsi) ed altri, per fortuna loro ma anche nostra, ancora fra noi, come Luciano Buzzetti, Paolo Bianchi, Adriano Landini, Pietro Lazzerini, Vito Salierno, Gabriele Serra, Paolo Vollmeier che portarono avanti, e tanti continuano ancora a farlo, la passione e lo studio della Storia Postale. Qualcuno di questi benemeriti è anche presente in questa sala. Vorrei che Voi uniste il Vostro al mio riconoscente e caloroso saluto.

Anche la FIP, la Fédération Internationale de Philatélie, iniziò ad occuparsi di quella che venne chiamata “Postal History” in inglese, “Postgeschikte” in tedesco, “Histoire Postale” in francese.
In Italia vi furono le prime dispute se chiamarla “Storia Postale” o “Storia della Posta”, che è poi la stessa cosa!, o “Posta della Storia”, che è una cosa abbastanza diversa. Prevalse, giustamente, la prima indicazione.
Ciò che animò molto il dibattito, oggi ancora non completamente sopito, furono le discussioni circa la Filatelia e la Storia Postale.

C’è chi dice che la Storia Postale sia nata dalla Filatelia e chi, al contrario, afferma che la Filatelia faccia parte della Storia Postale. Vi dico subito che neanch’ io ho trovato e sono in grado di darVi una risposta. È un po’ l’insolvibile dilemma se sia nato prima l’uovo o la gallina! In questo caso la Filatelia, nata prima, sarebbe l’uovo e la Storia Postale la gallina. Ma è una discussione senza senso e che non porta a nulla.
Come è molto difficile sapere quando o perché è nata la Storia Postale.
Infatti se si comincia a parlare in modo diffuso di Storia Postale negli anni ’60, quello che, ad esempio, Emilio Diena scriveva nel suo libro del 1898 sui francobolli del Ducato di Modena è di Filatelia o di Storia Postale? È grande Filatelia, ed é grande Storia Postale. Una Storia Postale veramente magistrale!
Sono passati più di cento anni, questo testo è di una incredibile validità e rimane insuperabile.

Nel 1800 non si parlava di Storia Postale, ma la Storia Postale c’era. Semplicemente qualcuno non aveva ancora pensato di definirla, di regolarla, di codificarla.
Qualcuno dice anche “di ingabbiarla”. E questa voce viene di solito da parte di chi partecipa alle esposizioni a concorso, che hanno sempre attratto i collezionisti di Filatelia (e non gli appassionati di Numismatica, cosa che non sono mai riuscito a spiegarmi completamente).

Tra chi preferisce la Filatelia Tradizionale, come ora la si definisce pensando forse che la Storia Postale sia “rivoluzionaria”? e chi invece cerca di fare Storia Postale, è spesso un fiorire di discussioni che hanno spezzato il capello prima in 4 e poi in 24! Alla fine nessuno si è trovato d’accordo. Perché? Per posizione presa?
Non è forse perché il collezionista è, in genere, un individualista e vorrebbe che le regole fossero tutte per sé? Probabilmente ognuno di voi può raccontarci la sua storia, ognuno può dirci come è arrivato alla Storia Postale.
Luciano Buzzetti, qui presente, mi confidò che ci provò una prima volta nell’ormai lontano 19…. quando, all’esposizione di…., incominciò a mettere accanto ai francobolli singoli, in strisce o blocchi, anche qualche francobollo su lettera o su busta. In quel modo riteneva di fare Storia Postale! In quell’occasione, prima di continuare il suo racconto, Luciano si guardò attorno per controllare che non ci fossero orecchie indiscrete. Sembrava quasi si vergognasse. Quello fu però per lui un passo importante, il primo passo della sua evoluzione. Ora ne è orgoglioso!

La strada è stata lunga però e …molto accidentata. Ma di questo Vi parlerà Luciano in altra occasione, se ne avrà voglia.
Se vogliamo sapere dove stiamo andando, buona cosa è iniziare cercando di sapere da dove siamo venuti, in che modo siamo arrivati qui. Così almeno ci hanno insegnato.
Cercherò di farlo. E visto che ognuno ha la propria storia da raccontare, la sua Storia Postale da spiegare, io ci proverò raccontandovi un po’ la mia di storia.
Questo non per esibizionismo, ma perché è quella che, forse, conosco meglio. Considerando poi che la mia storia coincide in gran parte con il periodo di vita dell’AISP, vorrei cercare di utilizzare queste notizie ed informazioni dirette per cercare di capire come muovermi, quali direzioni ha preso la Storia Postale e verso dove potrebbe o dovrebbe indirizzarsi l’AISP.

Dunque, dopo aver iniziato nel periodo dell’asilo a raccogliere francobolli di tutto il mondo (a proposito, quest’anno festeggio i 50 anni di veterana attività filatelica“certificata”) ed aver fatto una collezione quasi completa di Regno d’Italia, oltre ad un paio di Repubblica, San Marino e Vaticano, un bel giorno, dopo una cocente delusione filatelica, decisi di collezionare solo francobolli su lettera ed iniziai a raccogliere annullamenti di Lombardo Veneto.

In seguito, nel 1972, continuando ad essere affascinato dai francobolli italiani De La Rue e legato alla bellezza e varietà dei bolli austriaci, iniziai a collezionare quello che allora si chiamava “Lombardo Veneto su Italia”.
Sono partito, come tanti, da un accumulo in ordine alfabetico dei vari annulli. Poi iniziai a presentarli in qualche esposizione a concorso, mi pare già in classe di Storia Postale, raggruppandoli per provincia. Ottenni subito buoni risultati, a dire il vero: Oro alla Prixna 87 di Bressanone con “Mantova”, Oro alla “Giornata della Filatelia” con “Verona”.
Poi un Bronzo in quel di Bressanone che fece epoca e che mi fece capire molte cose.

La principale fu forse quella che è importante sapere e conoscere, ma che ciò che è assolutamente indispensabile è spiegare e soprattutto farsi capire. Devi perciò cercare di essere semplice, certe volte anche ripetitivo, estremamente chiaro e, se possibile, conciso. Non presumere mai che sia superfluo dire cose che per te sono ormai acquisite ed assodate. Per gli altri potrebbero essere cose nuove.
Questo me lo fece capire Max Rungg, ………


Lorenzo Carra
15 dicembre 2020 Questo mio intervento, intoccato, si è fermato qui. Però ha avuto seguito e altri, mi auguro, potranno comparire. Certe cose, come la Filatelia o la Storia postale non finiscono mai!