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NON C’ERA LA BILANCIA ELETTRONICA, PERÒ… | ||||||||||||||
di Lorenzo Oliveri (L'Annullo 221/2019 aggiornato) | ||||||||||||||
Nel Regno di Sardegna, al momento dell’emissione dei primi francobolli, il peso del porto base di una lettera venne stabilito in 7,5 grammi. Mi sono sempre chiesto cosa fosse passato nella mente del legislatore quando stabilì che erano i decimi di grammo a determinare la tassa di una lettera, anche in considerazione delle bilance d’epoca (forse questo peso poteva aver un significato per i gioiellieri…). In effetti, facendo ricerche, ho poi scoperto che i 7,5 grammi corrispondevano a 1/4 di oncia, la vecchia misura di peso piemontese.
Bilancino pesa-lettere delle Poste Sarde in cui appare chiaramente l'indicazione del primo porto delle lettere (7 ½).
27.11.1857 – Lettera da Garessio (CN) a Torino affrancata col valore da c. 20 della quarta emissione. La busta reca la scritta "Franco-bollo Insuficente" e il segno "2", impresso a tampone, a significare la tassa aggiuntiva, a carico del destinatario, di due decimi di lira, cioè altri 20 centesimi. Il documento qui riprodotto rappresenta bene l'estrema pignoleria degli impiegati postali dell'epoca: la lettera pesava 8 grammi (indicazione nell'angolo superiore sinistro) anziché 7 e mezzo, limite per il primo porto. Lascia qualche perplessità la possibilità di determinare esattamente il mezzo grammo con le bilance dell'epoca… Comunque il notaio pagò i 20 centesimi.
18.12.1872 - Lettera da Milano (bollo MILANO STAZIONE) a Pezzana, in provincia di Vercelli. La bustina venne affrancata con 20 centesimi (tariffa primo porto), ma durante un controllo venne stabilito che pesava 3/4 di grammo (!) in più (notazione nell'angolo 10 3/4) e quindi venne tassata per il doppio del porto mancante, cioè 40 centesimi, utilizzando un segnatasse da 30 e uno da 10 centesimi. I segnatasse sono obliterati col bollo numerale 2252 di Stroppiana, ufficio dal quale dipendeva Pezzana, dove il servizio postale iniziò solo a partire dal 1° aprile 1896. 7.11.1872. - Lettera da Girgenti (ora Agrigento) a Trapani. In sede di verifica si appurò che superava di mezzo grammo (10 1/2 nell'angolo in alto) il primo porto delle lettere. Venne apposto il bollo FRANCOBOLLO INSUFFICIENTE e si scrisse a penna"4", segno che indicava la tassa da pagate: 4 decimi di lira, ovvero 40 centesimi, il doppio della tassa evasa. Lorenzo Oliveri |