STORIA POSTALE


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Strada del Bocco: 2 alberghi, 2 uffici postali

di Alcide SORTINO (L'Annullo 190/2013)

L’interessante scritto su Santa Maria del Taro a firma di Enrico Dallara, apparso sul n° 706 de “Il Postalista”, mi ha ricordato un mio articolo pubblicato nel 2013 su L’Annullo (il notiziario ANCAI) che si può ricollegare al primo in quanto descrive le vicende geografico-postali di due uffici posti immediatamente a monte di Santa Maria, sulla strada per Chiavari.
Lo ripresento in questa sede, con la presunzione che a qualcuno possa interessare.

Il Passo del Bocco (955 metri di quota) è un valico della catena appenninica che, tra grandi boschi di faggio e qualche sparuta pineta, mette in comunicazione la valle Sturla, nell’entroterra di Chiavari, con la valle del Taro, sul versante parmense. Ha costituito da sempre un itinerario frequentato, non solo per i soliti scambi di merci tra i due versanti – basti pensare all’olio e al sale da un lato, e a legname e castagne dall’altro –, ma anche perché collegava al mare e alle relative possibilità di trasporto le vaste aree del versante orientale dell’Appennino, assai lontane dai grandi centri della pianura e dalle relative vie di comunicazione. Del resto
la parte più alta della valle del Taro ha sempre gravitato sul versante tirrenico, come testimonia anche il dialetto di tipo ligure.

Il passo fu coinvolto nel 1748 in uno scontro della Guerra di successione austriaca, con i franco-genovesi che prevalsero sugli austriaci che lo presidiavano. Con l’unificazione d’Italia e lo sviluppo delle attività economiche, la necessità di una strada carrozzabile che superasse il passo divenne più impellente, sia perché avrebbe costituito l’itinerario più breve tra Parma e Genova, sia per avere un agevole collegamento con il porto di Chiavari, allora molto attivo per i trasporti di cabotaggio con velieri (i famosi leudi liguri), ma anche perché Chiavari, per le zone a monte di Borgotaro, rappresentava la città più vicina, con i suoi negozi e commerci. Finalmente nel 1878, su iniziativa e progetto dell’imprenditore Henry De Thierry, la strada venne realizzata e da allora iniziò lo sviluppo turistico del passo del Bocco, favorito anche dall’istituzione nel 1922 della corriera Chiavari-Santa Maria del Taro (*).

La corriera SANTA MARIA DEL TARO - CHIAVARI


Sorsero degli alberghi e qualche villa e lo sviluppo turistico toccò anche Giaiette, una piccola località due chilometri oltre lo spartiacque (quindi nella valle del Taro), però ancora in provincia di Genova, ma facente parte del comune di Borzonasca, con cui non ha continuità territoriale (il passo è in comune di Mezzanego).

Negli anni trenta la Fondazione Devoto (istituita in seguito al ricco lascito di un chiavarese che fece fortuna in Argentina, fondandovi banche e imprese) edificò un albergo e poco sopra, nel cuore della grande faggeta di Monte Zatta, una grande colonia montana (adibita nel dopoguerra a sanatorio e oggi abbandonata).

Tale concentrazione di attività, con relativa presenza stabile di persone, fece ovviamente nascere l’esigenza del servizio postale, esigenza che si concretizzò con l’istituzione nel 1934-35 di ben due uffici, PASSO DEL BOCCO e GIAIETTE, tra l’altro a poca distanza tra loro ed entrambi alloggiati presso due alberghi.

Ma con gli anni sessanta è iniziata la decadenza: la motorizzazione di massa e l’adozione di nuovi generi di vacanze hanno allontanato il turismo da queste tranquille località montane e l’apertura dell’autostrada della Cisa ha fatto sparire il traffico di transito a medio-lungo raggio. Poco alla volta, alberghi e ristoranti hanno chiuso i battenti, mentre la cessazione delle attività della Fondazione Devoto portò al crollo del movimento postale, onde la chiusura dell’ufficio al passo. Qui resisteva l’albergo Lusardi, frequentato soprattutto come ristorante, ma con grande sorpresa –quasi sconforto– nell’estate del 2003 o 2004 lo trovai chiuso (saltando di conseguenza il pasto).

Ma ultimamente ci sono indubbi segni di ripresa, grazie anche allo sviluppo di nuove forme di escursionismo, come il trekking (siamo sull’Alta via dei Monti Liguri) e le gite in mountain bike. Nello scorso dicembre ho potuto appurare che l’ex albergo Devoto è stato rilevato dal CAI di Chiavari e funziona come rifugio alpino (sembra con rinomata cucina) e il Lusardi ha riaperto i battenti. Purtroppo non possiamo illuderci che riapra anche la posta! Ma passiamo ora a descrivere i due uffici postali.

PASSO DEL BOCCO, istituito nel corso del 1934 (Rass. P.T. n° 1/1935), come ricevitoria postale telegrafica di 3^ classe, contraddistinta dal frazionario 28/358 ed aggregata alla ricevitoria di Mezzanego (il capoluogo comunale). Ha mantenuto la stessa situazione amministrativa fino alla riforma del 1952, quando è stato classificato agenzia. È stata soppressa in data 16.2.1968 (B.U. 32/1968). L’ufficio aveva sede nel fabbricato dell’Albergo Lusardi, come testimonia anche la scritta sul retro della cartolina qui riprodotta. Dall’esame di moltissimi documenti, in genere cartoline, sia dello scrivente che, in gran parte, degli archivi Bertazzoli ed Oliveri, è emerso che l’ufficio ha usato un unico datario in tutta la sua esistenza. Grazie al collezionista genovese Bolleri è stata rintracciata l’impronta del lineare, apposta su una raccomandata.

 

GIAIETTE, istituito nel corso del 1935 (Rass. P.T. n° 12/1935), come collettoria, contraddistinta dal frazionario 28/370 ed aggregata a Passo del Bocco. Nel 1952 divenne una ricevitoria e all’inizio degli anni sessanta è stata aggregata all’ufficio di Borzonasca (il capoluogo comunale). È stata chiusa intorno al 1980. Aveva sede presso l’Albergo Cacciatori e la sua insegna è ben visibile nella fotografia sotto riportata.


I due uffici, pur essendo stati istituiti a pochi mesi uno dall’altro presentano una notevole differenza numerica tra i denominatori dei frazionari (358 e 370) a causa del fatto che tale indicativo fu nel frattempo assegnato agli uffici telegrafici che ne erano ancora privi. A Giaiette è stato appoggiato un servizio distaccato attivato nel 1978 al passo del Bocco per celebrare il centenario della strada, nel cui bollo è raffigurato il De Thierry. Si tratta di uno dei pochissimi annulli speciali appoggiati a ricevitorie.


(*) La concessione della linea, inizialmente esercita dalla chiavarese Lusardi, fu ceduta nel 1935 alla Carpani di Bedonia (PR) che istituì il servizio stagionale “gran turismo” Chiavari-Borgotaro. Nel secondo dopoguerra – l’epoca d’oro degli autoservizi, prima dello sviluppo della motorizzazione privata– si aggiunse una “gran turismo” Genova-Bedonia. Con le pubblicizzazioni degli anni settanta, la rete Carpani, con la linea Chiavari-Bedonia, passò nel 1975 alla TEP di Parma. Nel 1999, per superare le nuove normative regionali che avrebbero imposto due linee separate con trasbordo, il collegamento venne gestito in pool dalla Tigullio (l’impresa pubblica del Levante genovese) e dalla TEP. La scorsa estate la linea è stata soppressa e il collegamento tra i due versanti può avvenire con coincidenza di corse locali al Bocco, solo nelle ore dei pendolari e solo nei giorni feriali.



Riferimenti:

-  La cartografia è stata tratta dalla carta stradale del Touring Club Italiano;
-  La foto della corriera SANTA MARIA DEL TARO - CHIAVARI e i dati sul servizio automobilistico sono stati tratti dal libro “…una fiumana bella”, storia illustrata del trasporto pubblico su strada nel Tigullio di Corrado Bozzano – Nuova Editrice Genovese 2003.

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