In un padiglione commerciale visitato durante MILANOFIL 2007 ho notato una busta di assicurata del 1929 che ha destato la mia curiosità a causa della tariffa realizzata con tre diverse emissioni ordinarie di francobolli con l'effigie reale.
I valori applicati sono comuni e di poco valore ma l'abbinamento è abbastanza inconsueto perchè tra l'emissione più remota e quella recente (l'imperiale era entrata in uso alla data da poco meno di due mesi) sono passati ben 23 anni. Anche la tariffa applicata di £ 3,05 comprendente un 5 centesimi verde del tipo "Leoni" del 1906 mi è sembrata inconsueta, ho ripassato mentalmente le tariffe ma non riuscivo a darmi una risposta. Ho poi notato il piccolo scritto vergato sull'etichetta regolamentare verde delle assicurate con la grossa A riportante il nome della località; quel segno che sembra una sigla "fm" era forse l'indicazione d'uffico che stava ad indicare "Forza Maggiore"? . Il servizio forza maggiore era il servizio introdotto nel 1913 che garantiva il risarcimento anche per cause che non dipendevano dall'operato della posta (naufragi, terremoti ecc.), pagando naturalmente una cifra aggiuntiva di assicurazione. La cifra riscossa per quest'ultimo servizio era riportata in apposito spazio sulla ricevuta consegnata al mittente per far valere i suoi diritti in caso di smarrimento del suo invio.
1952 - Ricevuta di assicurata che riporta la voce "Forza Maggiore". |
Quella piccola scritta mi ha spinto ad analizzare meglio la ragione della tariffa inconsueta, ma la memoria non mi ha aiutato. Messa da parte momentaneamente la tariffa, ho apprezzato la pulizia della busta, la bella scrittura dell'indirizzo in corsivo inglese (come da norma scritta direttamente sull'involucro e non su etichette applicate), il nitore degli annulli a data applicati manualmente come prescrive il regolamento per tutte le raccomandate, con un annullo su ogni valore e uno sulla parte pulita del fronte dell'oggetto. E' stata diligentemente seguita anche la norma per le sole assicurate che prescrive l'applicazione dei francobolli isolati ad evitare che possano nascondere manomissioni. Anche il peso dell'oggetto postale prima e dopo la sigillatura è regolarmente riportato sul fronte in alto a sinistra: 21 gr./25. Ho inoltre notato l'assenza di fori di cucitura normalmente presenti sulle assicurate che devono, per sicurezza del mittente (e dell'Amministrazione delle Poste) essere cucite quando non siano di servizio o di tipo "convenzionale" (il regolamento per queste ultime recita "comunque sigillate).
1929 - Fronte e retro dell'oggetto in questione |
Tolta dal classificatore per ispezionare il retro, la sorpresa è stata grande: era stata realizzata una bellissima sigillatura e i sigilli erano ancora intatti!. Il residuo centrale di cordicella rimasta fra i sigilli di ceralacca "a caldo" dell'ufficio postale e l'assenza di fori sul fronte denunciava che era stata fatta una "ammagliatura". Per regolamento la cucitura o l'ammagliatura deve (anzi doveva) seguire regole precise, la cucitura doveva essere realizzata facendo passare due volte con un ago fine lo spago attraverso l'involucro per poi applicare la ceralacca con l'impronta dell'ufficio assicurate mittente al retro nel punto di uscita dello spago dalla busta. Nel caso non si potesse eseguire l'operazione di cucitura o non si volesse forare l'involucro con l'ago, era possibile effettuare l'operazione di ammagliatura.
L'ammagliatura, secondo lo schema riportato sul regolamento postale 1908 all'allegato 21, (vedi sotto) era realizzata con una legatura in doppia croce annodata intorno all'involucro da sigillare poi come di consueto.
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Schema dell'ammagliatura e della cucitura secondo il regolamento del 1908. |
I sigilli in ceralacca applicati dal mittente sulla busta in oggetto riportavano come da regolamento l'impronta personalizzata della filiale italiana di una società bancaria viennese. Decisi che meritava di fare bella mostra nella mia collezione.
A casa, munito di un tariffario postale, scoprii che l'affrancatura faceva sorgere dei dubbi perchè sia il secondo porto sia l'assicurazione per forza maggiore erano della stessa entità. Perchè quella sigla? Secondo regolamento l'affrancatura per un solo porto sarebbe stata insufficiente per gr. 21 che è il peso della sigillatura effettuata dal mittente, infatti il regolamento del 1908 specifica che: " Art. 191 - Le corrispondenze da assicurare debbono essere presentate agli uffici di posta chiuse in buste solide di colore unico, suggellate con almeno cinque suggelli a ceralacca, di uguale impronta , aventi contrassegni particolari....." continua poi con: "Art. - 200 L'ufficiale di posta al quale viene presentato un oggetto da assicurare, verifica che sia nelle condizioni stabilite, lo pesa, segna il peso...vi applica i francobolli e li annulla.." (perciò si doveva affrancare anche il peso dei sigilli del mittente). Dopo la registrazione e la consegna della ricevuta al mittente era effettuata la cucitura o l'ammagliatura e venivano applicati i sigilli a ceralacca con l'impronta dell'ufficio; l'Art. 200 continua: ".....Ciò fatto la lettera o l'oggetto devono essere nuovamente pesati....".
Evidentemente o all'addetto postale era sfuggito il dover comprendere nell'affrancatura anche i sigilli del mittente ed in questo caso la piccola sigla fm significa forza maggiore, oppure qualche "abbellitore" di buste dei nostri giorni ha voluto arricchire la qualità storico postale dell'assicurata. Il totale dell'affrancatura era dato dalla somma di:
Ipotesi Forza Maggiore
- Porto ......(gr. 15).....................Cent. 50
- Raccomandazione..................Lire 1,25
- Assicurazione di £ 200 ...........Cent. 80
- Forza Maggiore su £200.........Cent. 50
- Totale .....................................Lire 3,05 |
Ipotesi due porti
- Porti 2....(gr. 21).....................Lire 1,00
- Raccomandazione..................Lire 1,25
- Assicurazione di £ 200 ...........Cent. 80
- Totale .....................................Lire 3,05
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