storia postale



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cucio... per avere la risposta

di Marino BIGNAMI

A volte si trovano oggetti postali inconsueti: siamo al 30 dicembre 1941, quale evento ha spinto il sarto Vargiu a unire, cucendo assieme, due cartoline postali? Era permessa ad un privato questa operazione che raddoppiava il peso ufficiale della spedizione? Come si sa, con anni di ritardo sulle altre nazioni il primo gennaio 1874 l'Italia diede inizio all'uso delle cartoline di Stato emettendo contemporaneamente due cartoline postali: una cartolina postale semplice ed una con risposta pagata nel medesimo formato. La differenza era che la cartolina postale semplice aveva un costo di 10 cent. e serviva per un solo invio, mentre quella con risposta pagata era doppia con un allegato utilizzabile per la risposta, quindi si potevano realizzare due invii ad un prezzo scontato.
Alla data in cui si svolgevano i fatti però lo sconto per la spedizione con risposta pagata era stato eliminato da tempo e ufficialmente erano in corso cartoline doppie con risposta che avevano la stessa tassazione.

La cartolina che riproduco l'ho trovata in un mercatino nella scatola in cui molti avevano già rovistato, ha destato la mia attenzione per la cucitura; infatti frugando fra cose di poco prezzo a volte si trovano cose curiose.
Dopo una breve ricerca ho reperito sul sito ISSP la rivista "Poste e Teleconumicazioni" del giugno 1942 con la normativa postale che autorizzava gli utenti ad unire con mezzi casalinghi due cartoline postali per creare una cartolina postale con risposta pagata.
La normativa era scaturita dal divieto di introdurre nelle lettere valori bollati di ogni genere.

Un utente che desiderasse avere una risposta dal suo corrispondente senza gravare sul destinatario, non aveva altra scelta che inviare una lettera inserendo nella busta una cartolina postale (senza francobolli aggiunti!) per la risposta, oppure usare una cartolina postale con risposta pagata.
Però... però, nel 1942 in piena guerra le poste non erano in condizione di fornire la cittadinanza di tale oggetto postale e da tempo nelle rivendite di monopolio le cartoline con risposta erano assenti. Dopo l'iniziativa autonoma di alcuni privati, (come la cartolina in oggetto che data 30.12.1941) e le frequenti domande di chiarimenti sulla correttezza di questa unione fatta dai privati da parte degli addetti postali, le Poste, consapevoli della necessità della popolazione e nell'impossibilità di stamparle, ammisero la possibilità di unirle, lasciando ai mittenti la modalità di unione. Infatti nel maggio del 1942 venne pubblicata sulla "Rassegna delle Poste" la normativa ufficiale che concedeva la possibilità di unire in coppia le cartoline, da realizzare nei modi più vari: con carta gommata, cuciture con filo, punti metallici, ecc. Pertanto il mittente di questa cartolina anticipando la normativa, ha cucito a macchina due semplici cartoline da cent. 30 con il mezzo a lui più congeniale: lo stesso che usava per il suo lavoro di sarto. Se il sarto ha avuto la risposta, l'ha avuta con un altro mezzo, perchè la cartolina allegata non è stata usata.

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