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il fascino di una lettera del 1948

di Gianni Vitale e Marino Bignami

Gent.mo Sig. Monticini,

vorrei porre all'attenzione degli specialisti del sito il seguente quiz storico-postale.
La lettera, che allego, presenta valori del Regno in parte scollati ed in parte ricoperti. Precisamente si intravedono francobolli da 2 lire della serie Imperiale, credo in numero di almeno 5, ricoperti da valori della Democratica e dal talloncino di Raccomandazione, oltre a francobolli da 50 centesimi di Posta Aerea-Miti e della Lupa.
Siamo quindi certamente di fronte ad una lettera preaffrancata che per motivi di validità dei valori (Imperiale 30/6/46) è stata rivisitata.
I francobolli applicati successivamente della democratica, per un totatle di 38 lire, sono stati regolarmente annullati con guller Nuoro 28.8.1946.
I francobolli aerei e Lupa sono al contrario stati annullati con timbro VIA AEREA.
Lateralmente a destra si legge il peso: 30 gr.
Nulla si può rilevare al retro se non il banale indirizzo del mittente ed il sigillo centrale con timbro a ceralacca rosso da cui fuoriescono sottilissimi fili.
Primo quiz: l'affrancatura da considerarsi valida è di 38 o di 41 lire o.....?
Secondo quiz: è stata inoltrata per Via Aerea o di terra?....siamo in Sardegna....
Terzo quiz: se via aerea essendo un II porto (30 gr.) quanti porti aerei considerare (5 o 6)?
Quarto quiz: l'annullo VIA AEREA, non mi era noto se non per speficicare l'inoltro, è servito esclusivamente per obliterare i valori del Regno, per altro
in regolare validità?

Grato per la discussione che si vorrà aprire, cordialmente ringrazio e saluto

Gianni Vitale.



 



MARINO BIGNAMI:

Come sempre Gianni Vitale ci offre delle curiosità che danno la sveglia e stimolano sia la riflessione che la ricerca.
Esaminato l'oggetto in discussione, concludo che oltre a ciò che ha detto Vitale ci sia poco da aggiungere, credo anch'io che la busta sia stata affrancata in parte con valori usciti di validità e poi rivisitata.
Per rimanere nel campo delle ipotesi, si potrebbe pensare che le cose siano andate così.
Alla presentazione in posta della missiva, il mittente ha avuto la sorpresa di avere usato per l'affrancatura francobolli non adatti e avrà cercato di ricuperarli. Ha iniziato il ricupero e sbagliando, ha staccato due valori da 50 cent. ancora validi. A questo punto gli sarà stato fatto notare che era inutile il tentativo di ricupero, perchè per quelli scaduti non sarebbe stato possibile il rimborso (la normativa infatti non permetteva il rimborso di quelli rovinati) ed era meglio non toccare gli altri che erano ancora validi, Quindi lo sportellista dell'accettazione raccomandate nel completare l'affrancatura ha tenuto conto di quelli che erano stati staccati (e probabilmente distrutti, le cui tracce si vedono in alto a destra) ed ha ricoperto quelli fuori di validità con i francobolli della democratica applicando valori per sole lire 38.
Nella cifra applicata di 38 lire ha tenuto conto sia dei francobolli staccati e distrutti dal mittente, ma anche del valore strappato del Posta Aerea-Miti visibile in centro busta rimasto non obliterato, per un totale quindi di 42 lire, ma di cui sono visibili e validi solamente lire 40,50.
Forse è stato impietosito anche dalle 10 lire perse dal mittente con i cinque valori imperiali da 2 lire che aveva ricoperto.
Dovendo segnalare il trasporto via aerea, qualcuno dell'ufficio a cui era stata spiegata la questione e che doveva decidere se i valori Lupa di Bari e Posta Aerea-Mito erano validi, ha approfittato del timbro già inchiostrato per obliterare anche i francobolli rimasti non colpiti da altro annullatore, ed ha inviato a destino.
In sostanza le tariffe del periodo avrebbero dovuto essere, per un trasporto Via Aerea di una raccomandata di 30 gr., i seguenti:

gr.30 - Porti ordinaria 2 x 4 lire ........8
Raccomandata " ...........................10
Posta aerea 6 porti x 4 " ................24

Totale ..............................lire 42.

P.S. Non è escluso che il mittente, che non aveva pesato la missiva, abbia calcolato l'affrancatura secondo il periodo tariffario precedente e pensato di affrancare per un solo porto di ordinaria, raccomandata e 3 porti aerea. In tal caso resta giustificata l'affrancatura di 13 lire iniziali; infatti sarebbero state:

gr.15 - Porto ordinaria 1 x 2 lire ........2
Raccomandata " ............................5
Posta aerea 3 porti x 2 " .................6

Totale ..............................lire 13.

 

GIANNI VITALE:


Ringrazio per l'esaustiva risposta.
Credo che la storia postale, a differenza dello studio semplice del francobollo, annoveri tra le sue qualità l'arte dell'interpretazione postuma che, molto frequentemente, non è semplice da districare.
Quanto descritto mi trova pienamente in accordo sia per la premessa, preaffrancatura in precedente periodo non utilizzata, che per lo svolgimento successivo, calcolo della tariffa di spedizione.
Solo due considerazioni.
La tariffaria: ipotesi nel caso l'addetto non avesse assolutamente tenuto in conto tutti i precedenti valori (ricoperti, strappati ed annullati con il lineare VIA AEREA) ed avesse considerato una semplice lettera di II porto con 5 porti di Posta Aerea (4 + 4 + 10 + 20 lire) per un totale di 38 lire come da valori democratica annullati con timbro doppio cerchio di Nuoro. Questo a seguito di una successiva verifica che avrebbe scalato di pochi grammi il peso complessivo della missiva portandolo da sei a cinque porti aerei.
Di colore: vista la destinazione ed il periodo d'inoltro della missiva poteva trattarsi di una di alcune lettere inviate in più istituti per domanda d'incarico, ad esempio supplenza, in periodo precedente. Rimasta inutilizzata è stata ripresa in una successiva trance di domande e quindi "rivisitata" per l'inoltro.

 
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