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Mod.26 e il Mod.42. moduli postali poco conosciuti
di Marino Bignami

 

Sul retro della vecchia corrispondenza raccomandata rispedita al mittente perchè non potuta consegnare (in linguaggio postale sono dette "inesitate"), quasi sempre si trovano scritte e numeri apposti dagli impiegati postali, perchè il servizio postale ha avuto impedimenti per la consegna ai destinatari ed ha cercato di rimediare.
Il richiamo ai moduli 42 e 26 qualche volta é fatto per entrambi, altre volte i numeri dei moduli sono richiamati isolatamente
Le scritte sono in "linguaggio postale" e sono normalmente sintetiche, tipo: "lasciato avviso" " secondo avviso" "avvisato Mod.42-26" oppure "fatto mod. 26-42" oppure sono vergate le semplici cifre 26 o 26 e 42 unite, seguite dalla data anch'essa vergata a penna oppure applicata con il bollo annullatore a data.
Una breve descrizione dei moduli in oggetto chiarirà il senso delle scritte

Il Mod. 26 è un avviso di giacenza con cui l'ufficio postale di arrivo informa il destinatario che una lettera a firma (raccomandata o assicurata), è ferma in ufficio perchè non potuta consegnare per sua assenza. La normativa prescriveva che fosse lasciato l'avviso dopo due tentativi infruttuosi e la corrispondenza messa in giacenza in ufficio postale. Trascorsi tre giorni lavorativi di giacenza, al ritiro si doveva pagare il fermo posta (secondo la tariffa del destinatario). Trascorso un mese la corrispondenza se non ritirata, spesso marcata con "NON CHIESTA" o "non domandata" era rispedita all'ufficio di partenza per la restituzione al mittente.


Mod. 26 edizione 1960 di invito a ritirare una raccomandata


Mod. 26 edizione 1947. Raccomandata d'ufficio per ritiro pacco da Torino gravato di assegno.


Retro di Raccomandata con scritte che non hanno avuto seguito di tassazione perchè ritirata entro i 3 gg


Al retro riporta "Lasciato avviso e la data 8/7/41" , è stata ritirata il 18/7/41
perciò ha pagato il fermo posta con un segnatasse da 25 Cent..

Il Mod. 42 è una cartolina in due parti spedita in franchigia (a volte in raccomandazione di servizio fra uffici postali; forse quando non si è avuto risposta alla prima richiesta.) dall'ufficio postale di arrivo per chiedere al mittente istruzioni sul da farsi o precisazioni sull'indirizzo del destinatario, oppure ancora per avvisare che è giacente una lettera (ordinaria, raccomandata o assicurata) che non è stato possibile recapitare e ne indicava il motivo. A questo proposito devo dire che non ho mai trovato corrispondenza ordinaria con queste scritte, anche se lo stampato Mod.42 ne fa uno specifico riferimento.
Il mittente compilata la seconda parte, come da richiesta, la inviava in esenzione all'ufficio richiedente (a volte si trovano documenti affrancati per errore), l'ufficio postale destinatario ricevute le istruzioni, modificava l'indirizzo e consegnava la missiva facendo pagare il fermo posta per la giacenza al destinatario, oppure, se non aveva ricevuto istruzioni, trascorso il periodo di giacenza di 30 giorni la restituiva al mittente.

Fronte e retro del Mod.42 completo. Parte prima e seconda NON UTILIZZATO dal mittente.
Prima parte (fronte e retro) di modulo 42 fra uffici postali raccomandato proveniente da Roma
per Vigevano e consegnato al mittente per istruzioni
18/11/1944 - Seconda parte di Mod. 42 (Edizione 1922) affrancato per errore

Pertanto si arguisce che se la busta aveva un indirizzo ben chiaro del destinatario, ma questo non era reperibile, dopo due avvisi con il Mod.26 la posta rimaneva giacente in ufficio per trenta giorni e in caso di mancato ritiro era restituita al mittente.
Nel caso che l'indirizzo non fosse completo e il destinatario non fosse chiaramente individuabile, il modulo utilizzato era il 42 da inviarsi al mittente, direttamente o tramite ufficio postale di partenza della missiva.
Anche nel caso che il destinatario non fosse più reperibile per cambio di indirizzo, si chiedeva ugualmente istruzioni con il Mod.42.

Il Mod.42 era trattato a tutti gli effetti come corrispondenza di servizio appartenente ai cosidetti moduli a domanda e risposta. Esisteva infatti anche un Mod.27 per "comunicazioni senza risposta" che a volte è stato usato per l'invito "pregasi ritirare il pacco" oppure una raccomandata.

1932 - Espresso non potuto recapitare per indirizzo errato; il giorno seguente ( vedi scritta 1/7-42 sul fronte) dall'ufficio postale venne inviata richiesta di disposizioni (Mod.42). Dopo aver ottenuto risposta il 6/7 è stato corretto l'indirizzo errato poi l'invio è stato tassato per il fermo posta tariffa del destinatario e consegnato.
N.B. Al retro è manoscritto "Indirizzo insufficiente, visto guida" (del telefono) e firma del portalettere

1952 Lettera posta ordinaria affrancata distretto militare di Messina, al retro "Sconosciuto al 276 via S. Giovanni Laterano" ed è applicato il timbro in cartella APPIO VERIFICATO DALLA GUIDA.
1934 Cartolina postale raccomandata "al mittente" e "Sconosciuto alle anagrafe Port(alettere) Rogato " ed è applicato il timbro "COMUNE DI FRASSINELLE POLESINE"
Fronte e retro di raccomandata per il distretto ritornata al mittente con la scritta NON CHIESTA. Come si vede al retro sotto, sono state richieste notizie con i due modelli in oggetto.
In linguaggio postale "Destinatario partito incognito da via Giuseppe Gatti 8" e timbro molto visibile Mod.42 e 26.

Da notare che quando il servizio postale aveva una'altra impronta, a volte sulle inesitate, si trovavano anche altre scritte, vergate oppure apposte con un timbro, con: "Indirizzo insufficiente, visto alla guida" e firma del portalettere. Cioè i portalettere controllavano sulla guida del telefono i nomi dei destinatari, oppure addirittura, controllavano all'anagrafe e facevano apporre la scritta "non esiste all'anagrafe" con bollo del comune e la firma dell'impiegato comunale. Altri tempi!

Fronte e retro di raccomandata da Milano a Roma che è ritornata all'ufficio di partenza per la restituzione al mittente.
Come si vede al retro, a Milano, molto diligentemente è stata applicata a graffa la prima parte (missiva) del Mod.42 con cui erano state richieste istruzioni da Roma
Dopo avere chiesto notizie con il Mod.42 in data 24/10/ 63 Roma ha tenuto in giacenza per 30 gg.
(timbro in cartella sul fronte) "AL MITTENTE
25 NOV 963"
   
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