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tra RSI e Repubblica: |
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di Gianni VITALE | |||||||||||||||
"Con burocrazia si intende l'organizzazione di persone e risorse destinate alla realizzazione di un fine collettivo secondo criteri di razionalità, imparzialità, impersonalità. Il termine, definito in maniera sistematica da Max Weber, indica il "potere degli uffici" (dal francese bureau): un potere o, più correttamente una forma di esercizio del potere, che si struttura intorno a regole impersonali ed astratte, procedimenti, ruoli definiti una volta per tutti e immodificabili dall'individuo che ricopre temporaneamente una funzione. L'etimologia ibrida del termine, dal francese bureau ("ufficio") connesso al greco krátos ("potere") ne rivela l'origine tarda e la derivazione di chiara matrice francofona.
Il Podestà di Bergamo risponde il 21 aprile dello stesso anno ma stavolta spedisce il modulo per posta affrancando con francobollo della Repubblica Sociale da 50 centesimi annullato in data 23.4.45.
Inizia a spuntare il "piglio" burocratico; infatti la pratica viene rispedita nuovamente a Bergamo con richiesta........... Anche questa volta il modulo viene inoltrato con mezzi proprio al di fuori dei regolari canali postali. Ivi giace per ben due anni quando il Sindaco di Garbagnate Milanese ... siamo ormai in Repubblica, si rende conto della scadenza degli atti e formula nuova richiesta inviando sempre il medesimo modulo a Bergamo. Questa volta utilizza per la spedizione la Posta affrancando come lettera a tariffa Sindaci, quindi ridotta della metà. Ricevuta la richiesta, il Sindaco di Bergamo invocando sempre le stesse normative sull'immigrazione, parliamo di Italia-Italia, nega per la seconda volta l'iscrizione alle liste comunali e rispedisce al comune di Garbagnate Milanese che darà fine, non sapremo mai come, alla diatriba procedurale. Questo escursus tra norme, cavilli e buracrazia ci è servito semplicemente per spiegare una lettera tra Sindaci che potremmo definire in termini classici come una "rispedizione comunale", cosa consueta e di frequente riscontro negli archivi degli uffici pubblici, ma che al contrario porta con se due anni di storia dei comuni e delle poste. "Non c'è niente che faccia tanto prestigio in un'azienda quanto il numero dei propri subordinati. E non c'è niente di tanto gratificante quanto passare a dei subordinati la responsabilità di pensare. Ne derivano un potente impulso ad aumentare le schiere del personale e una marcata tendenza alla stasi burocratica." John Kenneth Galbraith (1908-2006), economista americano. | |||||||||||||||
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