storia postale



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una ipotesi sulla sovrastampa in arabo

di Marino BIGNAMI

Ancora su un quesito de "I LETTORI CHIEDONO"
Quando riguardo la mia collezione spesso scopro cose nuove, infatti su alcune lettere del del 1944 inviate nella zona sotto controllo R.S.I., ho notato segni tracciati con matita rossa oppure a penna su francobolli dell'imperiale con l'effigie del Re, e mi sono ricordato di un quesito di qualche tempo fa, che un lettore ha posto al Postalista e a cui aveva risposto il perito Moscadelli.
(quesito che qui riproduco).

 

Il lettore Giuseppe Dal Maso scriveva:
" Da una fonte affidabile (anziana signora), mi sono pervenuti moltissimi francobolli della serie "Imperiale" del 1929, contenuti in una scatola di latta dell'anteguerra, ereditati da suo fratello. Pur essendo quasi tutti molto "comuni", ho controllato per eventuali mancanze e stato di conservazione. Ero quasi deciso a gettare i doppioni (data la quantità davvero elevata), quando mi cadde lo sguardo su di una strana sovrastampa sul valore di 50 centesimi. La curiosità per scoprire l'origine è stata enorme e non è servito controllare il catalogo Unificato Super del 2010. Lei mi può aiutare a "scoprire" da dove viene? Forse qualche Vostro lettore conosce questa sovrastampa (arabo?). Le allego due foto (il meglio che sono riuscito ad ottenere), una delle quali è più chiara per mettere in evidenza la sovrastampa."

A cui il perito Moscadelli aveva risposto:
"a video non è possibile valutare se la sovrastampa sia tale, manuale o falsa. Una visione dell'originale sarebbe da preferire. Penso trattasi di soprastampa privata dato le circostanze storiche e già capitata con altri francobolli. La soprastampa sembrerebbe in caratteri arabi, ma non è contemplata nelle soprastampe catalogate sia delle occupazioni italiane che straniere del periodo."


Concordo con Moscadelli, anche se ovviamente non la definirei sovrastampa ma uno sfregio vergato a penna. Anche sulla mia lettera raccomandata in partenza da Zone, qui rappresentata, si possono notare sui francobolli rossi da 75 cent. delle righe.
Secondo me si tratta della sfregiatura fatta a penna del re "traditore" effettuata due giorni prima della andata fuori corso (forse il mittente era preoccupato che nel tempo del tragitto l'affrancatura sarebbe stata dichiarata non valida. Bisogna infatti ricordare, che dopo due giorni, dal 15 marzo 1944 i francobolli con l'immagine di Vittorio Emanuele III°, se non sovrastampati, sarebbero stati dichiarati non più validi. L'altra lettera in posta ordinaria del 6 luglio del "44 affrancata con un 50 cent., che riporta un simulacro di fascetto tracciato a matita rossa, si spiega sicuramente con la necessità del mittente di utilizzare un francobollo fuori corso, ha tracciato perciò un fascetto simulando una sovrastampa ufficiale, che è stata accettata (oppure é sfuggita al controllo).

Marino Bignami

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