Vinceremo: i "fuori corso" durante la guerra
Desidero poter avere informazioni su questa cartolina, in particolare, al verso, si evince la data: 23/8/44; ingrandendo ad alta risoluzione dove è posto il timbro di partenza, sono riuscito a leggere anche la data impressa: 24.8.44 Leggevo ieri da "Il Postalista" nella rubrica "Il tramonto di un regno" 11° periodo 15 agosto - 15 ottobre 1944 alla voce "storia postale del 22 agosto che "...una cartolina postale VINCEREMO da 0,15 (fuori corso dal 15 agosto)...". Dunque se fuori corso dal 15 agosto e la mia cartolina è datata 24 agosto come mai è regolarmente viaggiata?
Attendo con gratitudine una risposta dai tuoi amici esperti in materia.
Con la cordialità di sempre, un sincero abbraccio.
Nino D'Aponte
risponde Giancarlo MAGNONI
si tratta di una normalissima cartolina postale Vinceremo viaggiata
da Sant'Anastasia, un comune in provincia di Napoli (bollo illeggibile anche per quanto riguarda la data) al capoluogo.
Regolarmente affrancata Cent. 0,30 per fuori distretto
e con un bollo a ponte di visto censura della serie 3000, di Napoli.
Relativamente al "fuori corso", quasi sempre i francobolli o gli interi postali dopo la data della loro cessazione di validità venivano usati ugualmente dal pubblico disinformato, era dovere degli ufficiali postali addetti al controllo tassare questi fuori corso....ma, quasi normalmente, queste deficienze venivano tollerate. Sono più rari i documenti tassati che quelli tollerati. Spero di essere stato esauriente.
risponde Carlo SOPRACORDEVOLE
Su il Postalista 531, ho letto il quesito posto da Nino D'Aponte relativo al fuori corso della cartolina postale Vinceremo e ritengo opportuno fare alcune precisazioni.
Al 24 agosto 1944, in provincia di Napoli, quella CP non era affatto fuori corso. Qui stiamo dimenticando che in quel periodo l'Italia era divisa in due: gli Alleati e il Regno d'Italia al Centro Sud e la Repubblica Sociale Italiana al Centro Nord. E nella Repubblica Sociale quella cartolina sarebbe effettivamente stata fuori corso, proprio dal 15 agosto 1944, come tutti i valori postali che riportavano l'effigie del Re se non vi fosse stata ancora impressa una sovrastampa apposita per validarli. Ma al Centro Sud no, perché là c'era un altro governo e un'altra amministrazione. La cartolina Vinceremo, da 15 o da 30 centesimi, avrebbe invece conservato la sua validità, senza soluzione di continuità, fino a luglio 1946 e oltre, visto che ci furono deroghe per qualche settimana e comunque, come scrive correttamente Giancarlo Magnoni, vi fu sempre parecchia tolleranza.
Per comprendere le vicende postali è dunque necessario avere ben presente il contesto storico con le sue vicende politiche e belliche.
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